Tadd a 16 anni è già nella storia

10 a Tadd Fujikawa. Bambino prodigio. L'adolescente hawaiano ha scritto un pezzo di storia del golf superando il taglio in un torneo del Pga Tour. Ad appena 16 anni e quattro giorni, è diventato il secondo giocatore più giovane a riuscire nell'impresa. Il record assoluto è vecchio di 50 anni e il liceale della «Moanalua High School» lo ha solo sfiorato: nel 1957 Bob Panasik riuscì a superare il taglio del Canadian Open a 15 anni, 8 mesi e 20 giorni. Aloha, Tadd il terribile.
9 a Bo Van Pelt. Sorprendente. È terzo alle spalle di Woods e Mickelson nella speciale classifica per il maggior numero di green consecutivi presi nei colpi regolamentari (31 per la cronaca). Per ottenere queste medie, racconta che saggiamente si limita a mirare al centro del green, a colpire la palla con un ferro in più del necessario e a swingare con maggior fluidità e leggerezza. Avete preso appunti?
8 alla coppia Zorzi-Sergas. Rock. Non chiamatele in questi giorni. Saranno impegnate in Sud Africa a difendere il tricolore nella World Cup femminile. Da sempre amiche per la pelle, sono un duo affiatato che può molto ben figurare nell'Olimpo del golf in gonnella. Come on girls: let's get started!
7 a Stuart Appleby. Sciovinista. Ma come si fa a dargli torto quando sostiene che l'unica cosa che Michelle Wie ha dimostrato finora è di non saper giocare allo stesso livello degli uomini? Piace meno quando cerca di indorare il pillolone altrimenti amarissimo aggiungendo un ritardatario «Almeno finora». Sia sincero fino in fondo e un bel 10 in pagella non glielo toglie nessuno!
5 a Carl Petterson. Achab o Moby Dick? Ha approfittato della tappa hawaiana di due settimane del Tour americano per concedersi una rinfrancante/entusiasmante crociera tra le balene dell'oceano Pacifico. Pare che queste a loro volta siano accorse numerosissime per poter osservare da vicino l'unico esemplare al mondo di... balenottero biondo!
4 a Michelle Wie. Come una cistite. Tanti stimoli ma niente sostanza.

Invitata per il quarto anno consecutivo al Sony Open del Pga Tour, ha lisciato come di consueto il taglio, avvalorando ancor di più la tesi del collega Appleby. Uniche novità: le trecce al posto della coda di cavallo e il girocoscia lievitato, modello «David di culatello».

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