Claudia Passa
da Roma
Nei giorni in cui i partiti si interrogano sul loro futuro e una nuova «entità parallela» solletica la fantasia degli appassionati di deviazioni istituzionali, dagli archivi del Sisde spunta un corposo dossier che ridisegna lalbum di famiglia di un altro partito perennemente in cerca didentità e da sempre appassionato di trame oscure: lex Pci. Gli imbarazzanti retroscena spifferati agli 007 civili da una «gola profonda» di primo livello interna al Bottegone, abbracciano il periodo della «svolta» della Bolognina e della caduta del muro di Berlino. E trattano delle strategie per giocare danticipo e neutralizzare le imminenti rivelazioni sui flussi di denaro da Mosca e sui rapporti col Kgb.
Occhio ai tempi. Il 9 novembre 1989 con il muro della vergogna crolla limpalcatura comunista. Il 12 novembre il segretario Achille Occhetto si presenta nella storica sezione bolognese per annuciare la creazione di un nuovo partito che cambierà nome (Pds) e simbolo (la quercia). Il 24 novembre mentre il Comitato centrale del Pci approva la proposta di Occhetto, il Sisde trasmette al Viminale un rapporto dove si smentisce il luogo comune che vuole il trapasso Pci-Pds come la continuazione ideale dello «strappo» di Berlinguer. La realtà sembra diversa. Il servizio segreto dellex Urss, stando alle confidenze dellimportante funzionario comunista, supervisiona il «travaglio» del partito fratello: «I sovietici seguono con estrema attenzione - è scritto nel dossier - attraverso la residentura del Kgb a Roma, levoluzione del dibattito interno al Pci, avendo essi stessi sollecitato la dirigenza del partito a procedere nella revisione, superando le titubanze e le tentazioni attendiste».
Nel frattempo lapertura degli archivi dellEst crea imbarazzo nei quadri dirigenti. Finanziamenti, coperture, infiltrazioni. Si teme il peggio. Così - scrive il Sisde - il Pci mette in moto la sua macchina. Il 30 giugno 90 il Tg1 trasmette unintervista a un sedicente ex-agente della Cia che a proposito dellomicidio del premier svedese, Olof Palme, parla di «presunti collegamenti fra lo spionaggio Usa e la P2». Per gli 007 del Sisde la notizia è stata propalata attraverso un giornalista organico, darea comunista. «Loperazione - continua lintelligence -, il cui risultato è stato quello di dirottare lattenzione dellopinione pubblica dalle rivelazioni imbarazzanti sul ruolo dei Servizi dellEst nelle trame destabilizzanti europee, ha avuto effetti giudicati positivi dal segretario del Pci Achille Occhetto». Talmente positivi che lo stesso Occhetto avrebbe «chiesto di spingere a fondo sulla stampa il tentativo di porre sullo stesso piano i Servizi dellEst, la Cia e la P2».
E ancora. «Nel contesto dellattività di disinformazione pilotata dal Pci, non si sa fino a qual punto collegata a quelle sistematicamente condotte dal Kgb, sarebbe allo studio la possibilità di richiamare allopinione pubblica, come appendice alle notizie sui collegamenti Cia-P2, lattentato al Papa, chiamando in causa esplicitamente la Cia, la P2 e il presidente Bush». Stando alla nota del Sisde, il Pci si rende conto che creare «diversivi» funziona a distrarre lopinione pubblica. «Calma in casa, guerra fuori»: ecco la parola dordine. Loccasione per concedere il bis arriva con la rivelazione dellesistenza della Gladio-Stay behind. «La sinistra parlamentare - sottolineano gli 007 - è in forte effervescenza». Alla vigilia di una manifestazione indetta per il 12 dicembre 1990, la Fgci (federazione giovanile del Pci) medita la diserzione «per non vedersi coinvolta negli atteggiamenti duri che lautonomia pare intenda concretizzare». Ma i vertici del Bottegone tengono duro, incuranti dei rischi e del termometro sociale che schizza alle stelle. Allinterno del partito il fantasma di Gladio «è considerato lunico collante che tiene su il partito, quindi proseguiranno dichiarazioni alla stampa, interpellanze e iniziative». La situazione politica si fa incandescente, si teme che «tutto lalambicco possa esplodere». Lombra delle elezioni anticipate incombe, lordine è di cavalcare londa. «Le direttive della segreteria del Pci - taglia corto il Sisde - sono quelle di continuare ad alimentare le polemiche sul caso Gladio per mantenere alte le tensioni allesterno e una relativa calma allinterno».
Chi ci rimette è lallora capo dello Stato, Francesco Cossiga, sottoposto a feroci attacchi e alla richiesta di impeachment proposto proprio dallex Pci.
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