«Come mi chiamo? Lo sapete. Cosa voglio? Il bene vostro, delle vostre famiglie della Liguria che amo». Eccolo, ancora in pista per una nuova competizione elettorale, Bruno Ravera, il «nonno» della Lega Nord in Liguria che solo un anno fa non è riuscito a centrare lentrata in Senato per la scelta di Castelli di farsi eleggere nella nostra regione. Ora il padre delle ronde genovesi corre per un seggio allEuroparlamento con la promessa solenne di devolvere leventuale vitalizio per i giovani liguri. Parte da lui la campagna elettorale per la tornata di giugno della Lega che porta insieme a Ravera limperiese Sonia Viale, altro pezzo storico leghista che, nonostante la giovane età, è già stata due volte deputato del Carroccio e ora ricopre il ruolo di Capo della segreteria tecnica del Ministero dellInterno. In sostanza è il braccio destro di Roberto Maroni ed esulta per lapprovazione del decreto sicurezza alla Camera: «Ci presentiamo agli elettori con una parola: Fatto. In un anno portiamo a casa il federalismo fiscale e il pacchetto sicurezza -esulta Sonia Viale-. E a chi dice che siamo razzisti rispondo che le nostre leggi sono fatte per evitare episodi xenofobi tra i cittadini italiani ormai esasperati dalla immigrazione clandestina».
Entusiasta della politica governativa anche il segretario regionale Francesco Bruzzone che apre la battaglia alle amministrative (oggi la Lega aprirà una nuova sede in viale de Geneys 2r a Priaruggia alla presenza di Matteo Salvini), puntando soprattutto su Savona: «Oggi si apre anche la nostra campagna elettorale per le regionali 2010, - attacca Bruzzone -. In provincia di Savona siamo vicini a compiere un grande cambiamento. Sul territorio aumentano i candidati e gli attivisti della Lega, è un grande successo».
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