Tanta maleducazione e lunghe code nel «disservizio pubblico» dell’Amt

Sono una lavoratrice dipendente che si è «concessa» 2 giorni di ferie (il 27 e il 28 dicembre) per sbrigare alcune faccende personali. Mi piacerebbe condividere con voi la mia giornata del 27:
Alle 9,20 circa prendo l'autobus n. 47 (vettura n. 3827) in corso Sardegna (parte a monte. Salgo dalla parte posteriore per obliterare il mio biglietto e vedo salire dalla parte anteriore (di fianco all'autista) una signora non vedente con un'accompagnatrice straniera. I passeggeri le danno subito un posto a sedere.

Il giovane e abbronzantissimo autista con tanto di occhiali neri da sole, da subito non dà impressione di essere contento di prestare «servizio» (invece di ringraziare la sua buona stella che gli ha fatto trovare un posto di lavoro): guida e frena a scatti e bruscamente lungo tutto il tratto di corso Sardegna eppure stranamente non c'è molto traffico. Ma il meglio di sé lo dà a S.Agata, quando l'accompagnatrice della signora non vedente, dopo aver prenotato la fermata, (...)
SEGUE A PAGINA 42

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