Franco Fayenz
Milano ha avuto e ha tuttora numerosi jazz club. Per chi non li conosca, si chiamano così certe sale di capienza limitata (300 posti al massimo) dove si può bere e mangiare mentre si ascolta la musica, cercando naturalmente di fare il minimo rumore. Adesso Milano, unica città in Europa, ha di nuovo un jazz club illustre, voluto da un super appassionato quale Paolo Colucci: è il Blue Note, gemello dellomonimo locale di New York e di quattro Blue Note giapponesi. Ha compiuto tre anni il 19 marzo scorso e ha celebrato la ricorrenza festeggiandola con i frequentatori più assidui. Lapertura avvenne con Chick Corea che si trattenne una settimana. Poi, per citare soltanto i più noti e applauditi, hanno suonato Jim Hall, Kenny Barron, Gato Barbieri, Abdullah Ibrahim, Joe Zawinul, Uri Caine, Gary Burton, Cecil Taylor, Avishai Cohen, la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley, oltre ai migliori fra i jazzisti italiani. Adesso sono attesi, per esempio, Andrew Hill il 23 maggio, Jacky Terrasson il 24 e poi John Patitucci per alcune sere di seguito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.