La leadership mondiale è nelle alte pressioni, ma anche in tecnologie a uso militare in grado di schermare ogni tipo di macchina e caldaia con impieghi navali. Garioni Naval ha molti brevetti internazionali nel suo carnet dei primati. Non ultimo quello che permette di fornire caldaie, in grado di lavorare a 100 atmosfere, per la deodorizzazione di alcuni cicli produttivi alimentari. I suoi impianti sono stati acquistati dai maggiori gruppi mondiali in ogni continente per ogni tipo di lavorazione dove queste sofisticate tecnologie sono impiegate. «Al mondo abbiamo un solo concorrente - spiega Luca Garioni - che certamente non temiamo. Si tratta di elevatissima sofisticatezza tecnologica che ci permette di primeggiare grazie alla costante ricerca sui prodotti, sulle materie prime, limpiego di nuovi materiali e sulle soluzioni ingegneristiche».
Quella della diversificazione tecnologica strategica, in più settori di lavorazione dei cicli del caldo e delle alte pressioni, è proprio una prerogativa di Garioni Naval che, attraverso questa filosofia, è arrivata a primeggiare anche nel settore navale, con lacquisizione del controllo della svedese S-Man. Nella nautica, le caldaie trovano tanti impieghi come riscaldare i carichi trasportati o produrre acqua calda per ripulire le stive dopo luso.
Lazienda produce anche impianti di recupero fumi dai grandi motori navali per la produzione di energia. «Questo comparto - osserva Garioni - vale circa il 30% del nostro giro daffari ed è uno dei settori strategici del gruppo. La realtà svedese, basata a Göteborg, segue tutte le installazioni marine soprattutto nelle tecnologie per il riscaldamento degli oli a bordo per il trasporto di bitumi.
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