Prostituzione, spaccio, immigrazione, campi rom. È su questi temi che, in centro come in periferia, si alza più forte il grido di allarme dei cittadini.
Ombretta Colli, assessore comunale al Decentramento, cosa state facendo su questi fronti?
«Li stiamo affrontando, pur non rientrando nelle competenze dirette dellamministrazione. Ma il governo ci sta dando una grossa mano. Prima con linvio dellesercito nelle grandi città. Più recentemente, con il disegno di legge Carfagna che introduce il reato di prostituzione in luogo pubblico».
E per quanto riguarda lemergenza rom?
«Siamo in grado di dire che la situazione è ormai sotto controllo. I 12 campi regolari della città sono stati censiti. Inoltre, con il patto di legalità le famiglie che non rispettano le regole vengono immediatamente allontanate. Ma a Milano ci sono anche i milanesi. Dobbiamo pensare anche a loro, specialmente se anziani».
Avete dei progetti?
«Vogliamo incentivare, nelle periferie, lapertura di negozi che vendono beni di prima necessità. Al Gratosoglio, per esempio, i cittadini meno giovani incontrano grosse difficoltà nel reperire pane, frutta e verdura».
LExpo 2015 potrà contribuire a migliorare le zone più lontane dal centro?
«Le periferie vanno riqualificate, ma servono grossi investimenti. Per questo lExpo potrebbe essere utile. Milano è una città che amiamo profondamente e per questo, pur non possedendo una bacchetta magica, stiamo affrontando problemi che da troppi anni giacevano nei cassetti».
Qualche esempio pratico?
«In via Paolo Sarpi poche settimane fa sono cominciati i lavori per la Ztl. A Quinto Romano, dove i pusher spacciavano su autobus utilizzati dai ragazzi delle medie, abbiamo mandato agenti in borghese che hanno proprio il compito di vigilare sui mezzi pubblici».
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