Sarebbe legata alluso «improprio» di mezzi e strutture dellArma dei Carabinieri, e nella fattispecie del Ris, lindagine avviata dalla procura di Parma sullormai ex comandante del Ris di Parma, il colonnello Luciano Garofano. A Garofano sarebbero contestate le ipotesi di reato di peculato, truffa, falso ideologico in atto pubblico. Linchiesta era scaturita da una denuncia dellavvocato Carlo Taormina, «avversario» di Garofano ai tempi del processo ad Annamaria Franzoni, alla procura militare di Roma.
«Due anni fa presentai al pm militare Barone - spiega Taormina - una denuncia su tutte le consulenze svolte da Garofano con varie procure, e non come comandante del Ris. Garofano ha utilizzato attrezzature e personale appartenente allArma durante lorario di ufficio e ha percepito i compensi dalle consulenze tecniche affidategli quando il consulente tecnico nominato dai pubblici ministeri o dai giudici per legge non può essere considerato pubblico ufficiale ma privato cittadino». Secondo Taormina, al vaglio della magistratura di Parma a cui sono stati trasmessi gli atti dalla procura militare di Roma che avrebbe ritenuto di competenza della magistratura ordinaria le ipotesi di reato, vi sarebbero una quarantina di consulenze svolte da Garofano dal 2002 al 2009 tra cui quelle per inchieste come Cogne, Garlasco, Erika ed Omar, Via Poma. L11 novembre scorso la Guardia di finanza ha acquisito nella sede del Ris di Parma documenti riguardanti le consulenze svolte da Garofano.
«Ora sto preparando una denuncia per diffamazione nei confronti di Garofano - aggiunge Taormina - per quanto scritto dal colonnello nel suo ultimo libro Il processo imperfetto, sul caso di Cogne dove mi dedica una cinquantina di pagine sostenendo che avrei avuto comportamenti più o meno scorretti nella difesa della Franzoni».
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