da Milano
Daccordo che per scelta è un B movie: a Tarantino da un po di tempo piacciono così e sai quante volte ha annunciato il ritorno di questo tipo di film sgangherati, eccessivi e offensivi. Però che il suo Grindhouse avesse anche un incasso di serie B, Quentin Tarantino proprio non se laspettava, tanto più che per farlo chiesto 53 milioni di dollari a Harvey Weinstein, che infatti sentenzia senza mezzi termini: «Siamo dispiaciuti per lincasso? Mentirei se dicessi di no».
Per chiarire, Grindhouse dura tre ore e un quarto ed è formato da due episodi: uno diretto da Tarantino, laltro dal suo amico Robert Rodriguez. Insieme sono un goloso omaggio ai film horror degli anni Settanta realizzati con quattro spiccioli per divertire una frangia di pubblico marginale. Negli horror movies erano permesse tutte le trasgressioni: della logica, del buon gusto, persino dellanatomia. Infatti, tanto per dire, in uno degli episodi di Grindhouse viene mozzata una gamba a una donna e lei, per rimediare, si impianta un mitra, diventando per di più la protagonista. Naturalmente i critici, gli stessi che si erano esaltati per linutile Borat, avevano applaudito a scatola chiusa, ingolositi dal gusto radical di riscoprire un genere appassito e impegnati vita natural durante a rendere omaggio al cocco Tarantino.
Peccato però che agli americani tutto questo splatter non sia piaciuto: solo 11,3 milioni di dollari nel primo weekend nei cinema e pazienza se Harvey Weinstein, padrone della Dimensions Films, avesse lapprezzabile intento di «rieducare gli spettatori americani a capire quanto sia bello e quanto sia grande andare a vedere questi film divisi in due episodi diversi». Pazienza.
Intanto nel resto del mondo Grindhouse sarà diviso in due e quindi ciascuno dei due episodi vivrà nei cinema una vita separata. E, male che vada, cè sempre il dvd, che per questo tipo di film è senzaltro il formato ideale. «Sarà senzaltro un successo economico» ha decretato Weinstein. Contento lui.