Targa di Ramelli vandalizzata. "Non cancellate il suo ricordo"

"I responsabili vanno rintracciati al più presto", denuncia il deputato di FdI Riccardo De Corato

Targa di Ramelli vandalizzata. "Non cancellate il suo ricordo"
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È stata ancora una volta imbrattata con vernice rossa che la rende illeggibile, la targa a Sergio Ramelli sul monumento che gli è stato dedicato ad aprile a Novate Milanese (nella foto) per ricordare i cinquant'anni dal suo martirio. "I responsabili vanno rintracciati al più presto", denuncia il deputato di FdI Riccardo De Corato, ricordando come già una volta il cippo fosse stato vandalizzato e alla sua inaugurazione il 28 aprile ci fossero state le contestazioni di "alcuni vecchi nostalgici di sinistra; a differenza loro, mai noi ci opporremo alle loro manifestazioni e anzi ricordiamo ancora l'omicidio dei poveri Fausto e Iaio, frequentatori del centro sociale Leoncavallo ai quali ancora non si è ancora resa giustizia". Decisa anche la condanna di Ignazio La Russa. "Oggi - le parole del presidente del Senato - si è ripetuto un gesto che offende non solo il ricordo di un giovane ucciso per le sue idee, ma anche il valore della memoria storica. Un valore che, in una nazione civile, deve essere rispettato e custodito, a prescindere dal colore politico. I responsabili sappiano che non sarà la vernice a sporcare o a cancellare la sua memoria. Sergio Ramelli vive".

Per la deputata Grazia Di Maggio "un gesto vile che ci rammarica profondamente, perché va ad esacerbare gli animi, ponendosi in netto contrasto con l'obiettivo per il quale era stato eretto il monumento, ovvero stigmatizzare l'odio politico. Sergio era un giovane innocente, figlio d'Italia, brutalmente assassinato per aver difeso le sue idee politiche".

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