La tassa preoccupa LeNord: «Non abbiamo treni di riserva Difficile potenziare il servizio»

Gianandrea Zagato

Il ticket morattiano genera «preoccupazione» nei vertici delle Ferrovie Nord. «Stiamo sfruttando il sistema al massimo, non teniamo treni di riserva e, quindi, non abbiamo la capacità di assorbire un probabile aumento nelle richieste di servizio» fa sapere Marco Piuri, amministratore delegato di LeNord.
Messaggio chiaro, quello del gruppo ferroviario colto di sorpresa dalla scelta del sindaco di Milano: «Una decisione che per aver successo dovrebbe essere preceduta dalla comunicazione e dal consenso» chiosano da piazza Cadorna. Annotazione di chi già garantisce qualcosa come ottocento corse al giorno per una «domanda che supera del venti per cento la capacità del trasporto» nonostante la «vetustà dei convogli circolanti». Naturalmente, Piuri si augura che «una parte delle risorse del ticket anti-smog vengano investite nel potenziamento del trasporto pubblico locale». Auspicio di un’azienda passata dai 45 milioni di passeggeri trasportati nel 1995 ai 55 di oggi e, attenzione, «senza che la quota di finanziamento regionale per il trasporto pubblico sia stata adeguata: è ferma al 1999 e le nostre tariffe - le più basse d’Europa - crescono a un ritmo che è la metà di quello dell’inflazione».
In compenso, LeNord «grazie al supporto finanziario della Regione Lombardia hanno investito 1,5 miliardi di euro, di cui 913 milioni per infrastrutture e 600 per nuovi convogli che entreranno a regime nel 2009». Investimento «pesante» se si tiene conto che «la Finanziaria prevede uno stanziamento di 100 milioni in tre anni per acquistare bus e treni».
Cifre che per i pendolari significano ancora un altro inverno, diciamo, «critico»: «Lo dichiariamo con onestà, il servizio andrà incontro a inevitabili criticità» afferma Piuri. Certezza però di «un ultimo inverno», poi già a primavera 2007 arriveranno i primi Tsr da Ansaldo Breda e i disagi per i pendolari saranno solo un ricordo: «Il 2007 è l’anno della svolta, quello del nuovo corso dove si vedranno concretamente gli esiti degli investimenti sia nelle strutture che nella flotta».

Ma per limitare i disagi sono stati presi alcuni provvedimenti sia per creare, ad esempio, «convogli più lunghi in occasione di particolare affollamento» che per far intervenire «squadre di personale specializzato in caso di “allarme meteo”» oltre alla «dislocazione di locomotori di soccorso nei punti strategici della rete per liberare con tempestività la linea dai treni guasti». Iniziative per una migliore e maggiore regolarità nell’esercizio che, nel 2007, sarà al top anche «con l’attivazione di quattro binari tra Cadorna e Bovisa» aggiunge Luigi Legnani, ad di Ferrovienord.

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