Tassare banche e risparmi soffocherà l'economia

La logica che sottende questa piccola manovra è perversa: si colpiscono i ricchi, i mal voluti. Si tratterebbe di un colossale errore, ecco perché

Tassare banche e risparmi 
soffocherà l'economia

Presidente non lo faccia. Parliamo di tasse e dintorni. Nelle bozze che stanno circolando in queste ore c’è la previsione di un’imposta sulle ban­che. Per la verità ci sono indiscrezioni su un aumento anche di quelle che col­­piscono il risparmio finanziario ( esclu­si i titoli di Stato). Per non parlare di quella che riguarda i Suv. La logica che sottende questa piccola manovra è perversa: si colpiscono i ricchi, i mal voluti. Si tratterebbe di un colossale errore, per due ordini di motivi. Di cui il primo è il più grave.

1. Si ritiene, a torto, che banche e cosiddetti speculatori si meritino di pagare qualche cosa di più. È quanto di più lontano un liberale possa pensare. Luigi Einaudi, che tutti citano, ci ha spiegato in tempi non sospetti che la tassazione del risparmio è una doppia tassazione. I quattrini che gli italiani, anche quelli facoltosi ( che immagino lei non abbia in pregiudizio), impiegano in attività finanziarie non cadono dal pero, ma sono frutto del lavoro. E dunque sono già stati abbondantemente colpiti dalle aliquote sul reddito. Aumentare le imposte sul risparmio scoraggia i contribuenti dal risparmiare.

Tassare ulteriormente le banche ha effetti altrettanto perversi. L’industria del credito ha grande facilità a spostare ad nutum i propri capitali all’estero, assumendo là dove le è più conveniente i propri impiegati. A fronte di qualche entrata di cassa oggi, si rischia di perdere un comparto che fa girare un gran massa di risorse, e dunque di tasse. Nel medio periodo sarebbe una partita a somma negativa.

2. In un Paese che nel suo complesso ha una pressione fiscale superiore al 42 per cento, e pari al 55 per cento se si calcola il lavoro sommerso ed esentasse, muovere all’insù di un solo centesimo gli introiti fiscali è da pazzi.Il cavallo dell’economia non solo non beve, ma rischia di morire soffocato. La gran parte delle imposte ha un effetto di traslazione fenomenale: la capacità cioè di trasferirsi da persona a persona. Se una banca o una società devono pagare un euro in più di imposte, è molto probabile che facciano di tutto per traslarle sul proprio cliente.Il quale,a sua volta,se è in grado, le fa pagare al suo di cliente. La sintesi finale è la regressività dell’imposta.A pagare sono sempre coloro che hanno minore potere contrattuale.

L’obiettivo non dovrebbe essere quellodi individuare coloro che hanno ancora un po’ di fieno in cascina così da colpirli con

una botta fiscale, ma al contrario ampliare la platea di contribuenti in grado di produrlo questo fieno, proprio grazie a una generalizzata riduzione fiscale. In fondo è ciò che è scritto nel suo programma elettorale.

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