Il recupero delle tasse non versate dagli aquilani per la sospensione disposta a causa del terremoto sarà effettuato in 120 rate mensili a decorrere dal gennaio 2011. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, d’intesa con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. «A tal fine il governo - come ha spiegato una nota di palazzo Chigi - presenterà in aula al Senato un apposito emendamento al decreto legge sulla manovra, per ripartire il pagamento su 10 anni anziché su 5, come attualmente dispone la norma approvata in commissione». Una decisione che tanto per cambiare ha diviso il Pd. Mentre infatti il deputato democratico Giovanni Lolli ha sostenuto che si tratta di «un piccolissimo passo avanti del tutto inadeguato, la sua collega Anna Finocchiaro, presidente dei senatori pd, si è attribuita il merito dell’iniziativa: «Stamani ho chiesto al presidente Berlusconi la possibilità di diluire in 10 anni, anziché nei 5 oggi previsti, la restituzione dei tributi e dei contributi non versati dai terremotati dell’Aquila e dei comuni del cratere. La richiesta è stata accolta prontamente dal presidente del Consiglio. Ne sono felice.
È un passo avanti e un sollievo per i cittadini e le imprese abruzzesi, già così provate. Insisteremo con nostri emendamenti per la riduzione al 40% degli importi da restituire, come è accaduto a seguito di altri eventi calamitosi».Tasse agli aquilani: proroga di 10 anni
Il recupero delle tasse non versate dagli aquilani per la sospensione disposta a causa del terremoto sarà effettuato in 120 rate mensili a decorrere dal gennaio 2011. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta
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