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Tassisti, c'è la tregua con il governo Ma è rivolta contro i sindacati: "Venduti"

Oggi il vertice con i sindacati a Palazzo Chigi per le liberalizzazioni. Ieri i tassisti avevano presentato le proprie controproposte. Il nodo è la gestione delle licenze in mano a una Autorità esterna. I sindacati chiedono che restino in co-gestione con i Comuni. Il governo: "Proposta ragionevole". Ma la piazza s'infuria: "Venduti". Fischi e petardi contro i delegati che chiedono di sospendere lo sciopero. Ma i conducenti delle auto bianche: "Da qui non ci muoviamo". Gas, benzine e banche: ecco il decreto "cresci Italia"

Tassisti, c'è la tregua con il governo Ma è rivolta contro i sindacati: "Venduti"

Tregua raggiunta tra tassisti e governo, dopo un incontro durato un paio d'ore in un Palazzo Chigi blindato. L'esecutivo è soddisfatto per l'esito del vertice e giudica "indubbiamente ragionevoli" alcune delle proposte dei sindacati dei tassisti.

Meno contenti gli autisti. Quando i delegati sono arrivati al Circo Massimo per riferire sull'incontro e chiedere di sospendere lo sciopero, i manifestanti li hanno fischiati e li hanno gridato "Venduti". Secondo alcuni testimoni si sarebbe sfiorata la rissa e alcuni avrebbero tentato di aggredire i rappresentanti dei sindacati. Sono stati lanciati anche dei fumogeni, mentre giornalisti e cineoperatori sono stati minacciati. Vane, sembra, anche le richieste di tornare al lavoro. I tassisti continuano il presidio al Circo Massimo: "Da qua non ci muoviamo e aspettiamo domani".

Unica-Cgil prova a smorzare le polemiche e chiede alla categoria di "stare tranquilla": "Lo sciopero del 21 è subordinato a quello che si deciderà domani e comunque avremo le condizioni, da qui a giugno, per contrastare eventuali disegni che vanno contro gli interessi della categoria", dice il segretario nazionale, Nicola Di Giacobbe, "Prendiamo atto del consiglio dei Ministri di domani che valuterà in maniera propositiva le nostre proposte".

In ogni caso le auto bianche sono rientrate all'interno del Circo Massimo, tanto che le strade nei dintorni sono state riaperte al traffico, su disposizione della Questura. L’assemblea é autorizzata fino alle 19.

La giornata era iniziata con disagi in tutte le principali città, dove le poche auto bianche che si vedono in giro trasportano solo anziani, disabili o chi deve andare in ospedale. A Roma, mentre le organizzazioni sindacali stavano incontrando il governo il Circo Massimo è stato presidiato dai tassisti.

Gli autisti temono che con la liberalizzazione nel mercato arrivino grandi imprenditori, a fronte di condizioni di lavoro "insopportabili" per chi ha una licenza: "Guadagnamo poco, non ci sono riconosciute le malattie professionali, le spese di mantenimento del mezzo sono elevatissime, il costo della benzina è un peso insostenibile".

Nelle ultime ore, la bozza del decreto è stata modificata ed è passata da 28 articoli a 44. Il tema delle liberalizzazioni delle licenze è stato però rinviato e sottoposto ad un'Autorità per le reti creata ad hoc proprio dal decreto che domani sarà approvato dal Consiglio dei ministri. Sul tavolo oggi c'erano anche le "controproposte" dei tassisti, secondo cui l'Authority avrebbe funzioni di coordinamento e controllo del settore ma non di assegnazione delle licenze, che resterebbero nelle mani dei sindaci. I sindacati hanno chiesto oggi una co-gestione da parte di Comuni e Autorità. Bocciata l'ipotesi di una doppia licenza, mentre i sindacati chiedono di rendere obbligatoria la ricevuta fiscale a fine corsa, a fronte di agevolazioni per scaricare l'Iva.
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