Alessia Marani
Tassisti contro noleggiatori. E per bloccare le modifiche paventate dalle nuova giunta regionale alla Legge 7 del 2005 in materia di trasporto pubblico, ieri centinaia di tassinari romani hanno incrociato le braccia, gettando prima nel caos i collegamenti dallaeroporto intercontinentale di Fiumicino, poi irrompendo alla Pisana, ottenendo un incontro immediato, arrivando persino «alle mani» con i delegati alla mobilità, in primis il presidente della commissione alla mobilità, Enrico Luciani (Prc), riunito con lassessore ai Trasporti Fabio Ciani e altri per ridiscutere i provvedimenti.
Solo lintervento della polizia in aula ha fatto sì che gli animi si stemperassero, fino a riaprire il difficile tavolo delle trattative. Una questione spinosa che rimesta il già esplosivo calderone delle vertenze su taxi e Ncc (Noleggio con conducente) sulla piazza di Roma e dintorni.
Di fatto, quello che i conducenti delle ex auto gialle nella Capitale contestano è limprovviso «voltafaccia» che Marrazzo & Co. avrebbero operato rispetto agli accordi raggiunti sotto la guida Storace nella passata legislazione.
«In pratica - spiega Loreno Bittarelli, presidente del 3570, una delle maggiori cooperative a livello europeo a cui fanno capo ben 2.700 vetture - stravolgendo con delle semplici modifiche alcuni punti della normativa, si arriva a introdurre con un autentico colpo di mano, una liberalizzazione indiretta sul fronte delle licenze che riteniamo inaccettabile.
Le modifiche riguarderebbero gli articoli 12 e 18 della legge 7/2005. Mentre il testo originale (...)
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