Le strade milanesi sono più pericolose di quelle di Londra, Oslo, Parigi. L'elenco potrebbe continuare ancora, perché in Italia, il tasso di mortalità è 13 volte maggiore rispetto a quello della media europea. Addirittura il doppio di quello dei cosiddetti Paesi virtuosi come l'Olanda, la Svezia, il Regno Unito, la Norvegia e la Svizzera. Per capire meglio la gravità dell'arretratezza italiana basti pensare che se fossimo in media con questi stati virtuosi, sulle nostre strade nel 2005 ci sarebbero stai 2.800 morti in meno. Se almeno avessimo raggiunto gli standard medi, ce ne sarebbero stati comunque 700 in meno. Non freddi numeri, ma vittime che hanno perso la loro vita andando al lavoro in macchina, attraversando la strada, in sella al proprio scooter. Non è sempre stato così, negli anni Novanta l'Italia poteva vantare una posizione di eccellenza rientrando tra i cinque Paesi più sicuri d'Europa.
Poi il progressivo allontanamento che l'ha fatta arretrare alla nona posizione. Questo perché negli ultimi quindici anni, con l'eccezione dell'introduzione della patente a punti, le città italiane non sono riuscite a tenere la velocità di miglioramento dei vicini europei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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