In tavola zuppa, stoccafisso e torta che piacevano a Garibaldi e Mazzini

In tavola zuppa, stoccafisso e torta   che piacevano a Garibaldi e Mazzini

C’è anche la «Torta di Mazzini» - da una ricetta originale che il Grande Esule inviò alla madre nel dicembre 1835 - fra le proposte del menù di piatti risorgimentali proposto fino al 2 giugno prossimo dal ristorante «I Tre Merli», di vico dietro il coro della Maddalena. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal Comune di Genova in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e prevede la preparazione di antiche ricette «che individuano - come spiega Sara Vitali, esperta di comunicazione enogastronomica - le influenze e le contaminazioni genovesi nella cucina nizzarda di un secolo e mezzo fa».
Ed ecco, allora, serviti in tavola, la «Soupe au pistou» (vellutata di verdure con perle di pesto genovese e straccetti di pasta, variante francese del minestrone con il pesto, uno dei piatti preferiti da Giuseppe Garibaldi), lo «Stockfisch a la niçoise» (stoccafisso in umido con patate, pomodoro e erbe aromatiche, «che ricorda l’incontro di Teano da cui Garibaldi tornò con sementi, cavalli e una balla del suo prediletto stoccafisso»), per finire con la «Torta di Mazzini» (scovata in una lettera in cui l’eroe risorgimentale raccomandava alla madre: «Eccovi la ricetta di quel dolce che vorrei faceste e provaste, che a me piace assai»).


Hanno collaborato alla realizzazione del menù l’esperto di cucina ligure Sergio Rossi e la Pasticceria Cavo di via Fossatello, non nuovi del resto alla riscoperta di sapori e valori della tradizione che sono anche espressione della storia e della cultura del territorio.

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