Teatri, la crisi si combatte con un'offerta sempre più ricca

Teatri, la crisi si combatte con un'offerta sempre più ricca

Con l'arrivo delle feste riparte a Milano la stagione teatrale che si annuncia ricca. I cartelloni dei tanti teatri cittadini raccontano un programma fitto di appuntamenti dove risalta la varietà di una proposta culturale che difficilmente trova riscontro in altre città italiane.
L'evento principale rimane sempre la Prima della Scala che nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi aprirà con la Traviata festeggiando il grande maestro che morì proprio a pochi passi dal teatro con le strade coperte di paglia perché le carrozze non disturbassero i suoi ultimi momenti. Ma al di là del palcoscenico principale di Milano, per la città si snodano una serie di eventi capaci di accontentare fette differenti di pubblico che la possibilità di prendere confidenza con il teatro che da tempo non è più sinonimo di spettacoli classici e soprattutto di costi proibitivi. Anche dal punto di vista dei prezzi, infatti, l'offerta dei teatri della città ha fatto numerosi passi avanti. Abbonamenti, promozioni, sconti, vantaggi per chi prenota online sono ormai la consuetudine anche se i dati Siae relativi al primo semestre di quest'anno confermano che gli indicatori relativi all'attività teatrale sono tutti in flessione. Fanno fatica prosa, rivista e commedia musicale; registrano una sostanziale tenuta lirica e balletto. Quello che colpisce però è, anche se piccolo, l'aumento dell'offerta. Il settore non sta tirando i remi in barca e anche se le previsioni per il 2014 non sono buone c'è sempre voglia di rilanciare l'immagine del teatro allargando la proposta, cercando nuove fette di pubblico, dando spazio ai numerosi talenti che calcano i palcoscenici milanesi. Perché Milano rimane la capitale della cultura italiana con un'offerta che spazia dai classici agli spettacoli più leggeri. Siete appassionati dei classici che avete magari già visto in differenti versioni e letture?
Non c'è problema. Shakespeare trova sempre posto sui cartelloni della città che non dimenticano Ibsen, ripropongono come ogni anno l'Arlecchino e danno spazio a nuovi gruppi che arrivano dall'Europa che permettono di allargare gli orizzonti di una città saldamente attaccata al resto del Continente. Dopo avere raccolto successi nelle capitali e nei più importanti centri europei arrivano sempre anche a Milano gruppi e registi che offrono proposte innovative, legate anche alle nostre situazioni di vita che vengono riviste con occhio critico e anche divertente.
C'è chi cerca di rivalutare la figura del diavolo, che ci obbliga a riflettere su noi stessi, chi ride della vita d'ufficio (ambiente molto milanese), chi trasforma la musica classica in qualcosa di divertente e chi porta in città la magia di Praga, una delle più belle città d'Europa.


Difficile non trovare qualcosa di adatto in una proposta che non dimentica i bambini che proprio con questi spettacoli possono prendere confidenza con il teatro, ammirare la capacità di chi recita in diretta, dal vivo, senza rete e iniziare il cammino che li porterà a diventare gli spettatori di domani.

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