Al teatro dell’Opera una «Tosca» allestita proprio come nel 1900

Punta su «Tosca» il teatro dell’Opera per ritrovare il tutto esaurito in questo scorcio di 2010. Un titolo di grande richiamo per il pubblico e quindi di sicuro successo al botteghino che in tempi di budget disastrati è sicuramente ben accetto. Il debutto del capolavoro pucciniani è previsto per giovedì prossimo. Si articola in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Previste in tutto nove spettacoli che proseguiranno fino all’11 aprile. Storico l’allestimento che Marco Gandini riprende da Mauro Bolognini, di repertorio anche le scene di Adolf Hohenstein realizzate in passato da Ettore Rondelli. «Con grande piacere presento questa produzione - ha sottolineato Alessio Vlad, direttore artistico dell’ente lirico capitolino -, un allestimento ripreso che è lo stesso originale della prima edizione di “Tosca” e che si avvale anche del contributo storico di Bolognini che fa parte di quella schiera di registi che hanno assicurato un prodotto di qualità». La Roma papalina fa da sfondo al tragico triangolo amoroso di cui sono protagonisti la bella cantante, il rivoluzionario pittore e il perfido barone. Artisti della scena internazionale si alterneranno nei panni dei protagonisti: Svetla Vassileva (1, 3, 7, 9, 11 aprile), Anda Luise Bogza (2 e 6 aprile) e Nadia Vezzù (8 e 10 aprile) daranno la voce a Tosca; Marcello Giordani (1, 3, 7, 10), Francesco Grollo (2,6, 8) e Salvatore Licitra (9 e 11) impersoneranno Cavaradossi; Juan Pons (1,7,10), Alberto Mastromarino (2, 6, 9, 11) e Franco Giovine (3 e 8) vestiranno i panni di Scarpia. In primo piano anche il coro dell’ente lirico capitolino (diretto da Andrea Giorgi) in questo allestimento rappresentato per la prima volta a Roma proprio al Costanzi il 14 gennaio del 1900. Il podio invece è riservato a Fabrizio Maria Carminati.

«È una grande emozione - ha sottolineato il maestro - realizzare questa ”Tosca” provando ad avere una cura per i dettagli perché Puccini aveva un’attenzione maniacale nello scrivere e questa partitura è quasi un copione teatrale».