La parola fine scorre sullo schermo della telenovela «Lirico». Si è tenuto, ieri, lincontro conclusivo sul destino dei restauri del teatro di via Larga che ha sciolto ogni nodo: i lavori partiranno al più presto, ma sotto stretto controllo della Sovrintendenza. «La sovrintendenza - ha dichiarato con un sorriso lassessore alla Cultura Vittorio Sgarbi - vigilerà sui lavori per garantire che la struttura non venga stravolta. Paradossalmente - ha spiegato Sgarbi con il consueto ragionamento al contrario - tutto può essere fatto proprio perché cè il vincolo che garantisce (il teatro è vincolato ope legis perché bene pubblico con più di 50 anni ndr)».
«La riunione è servita a chiarire fraintendimenti che cerano stati sul progetto e sui disegni e a esplicitare le rispettive esigenze - ha spiegato il direttore regionale ai Beni culturali Carla Di Francesco, che ha ricevuto il sovrintendente per i Beni architettonici Alberto Artioli, il vicesindaco Riccardo De Corato, limprenditore teatrale Gianmario Longoni, il suo finanziatore e il progettista -. Non solo, abbiamo anche chiesto oggi che il disegno delle balconate, con la caratteristica struttura anni 50 a ferro di cavallo stondato, rimanga così comè. Questa è una miglioria importante che impedisce che vengano distrutte balconate caratteristiche dellarchittetura dellepoca e ricostruite con un nuovo disegno, come prevedeva il progetto originario. Per il resto si tratta di dettagli».
Soddisfatto il vicesindaco De Corato: «Finalmente si sbloccano i lavori di un teatro importantissimo per il centro storico di Milano: la sala di via Larga infatti costituisce un importante punto di riferimento per una zona che dalle 17 in poi è deserta». Certo i lavori non potranno partire il 20 di marzo, come aveva annunciato lunedì il vicesindaco, il ritardo dellapertura dei cantieri, comunque, sarà di qualche settimana. Soddisfatto Giovanni Terzi, capodelegazione di Forza Italia in giunta: «Finalmente si può partire con il cantiere, speriamo di poter restituire il teatro Lirico alla città nel più breve tempo possibile».
Il nuovo Lirico avrà quattro ordini di balconate, invece dei tre attuali, balconate che saranno abbellite da nuovi fregi, molto simili agli originali di Cassi Ramelli grazie alla documentazione fotografica esistente. Non solo anche i sedili della platea verranno sostituiti e distanziati: a svantaggio del numero delle poltrone, che passano da 1700 a 1600 ma a vantaggio degli spettatori.
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