Cronaca locale

TEATRO LITTA Troppo sesso può fare male all’amore

Mamet, quello del «Verdetto», ora firma «Perversioni sessuali a Chicago»

Matteo Failla

È innegabile, il sesso è il vero protagonista della società moderna: ovunque. In tv, nella pubblicità, al cinema, su Internet, genera ascolti e produce ricchezza, facendo spesso leva sulla sua concezione più degradante, fatta di puro possesso e soddisfazione immediata.
Anche il teatro, a volte, non è immune da questo morbo, soprattutto nel caso di nuove produzioni che cercano di attrarre pubblico. Non è però questo il caso dello spettacolo Perversioni sessuali a Chicago di David Manet, in scena al Teatro Litta in prima nazionale dal 10 al 22 ottobre, una produzione “Quinto Settano” con la regia di Paolo Giorgi.
Non c’è forse luogo migliore per affrontare questo argomento, il teatro è un’isola felice nella quale poter trattare argomenti che meritano una particolare riflessione, perché il palco pare ancora essere un luogo incontaminato, lontano dalla moda e dalle “deviazioni” della società.
Perversioni sessuali a Chicago è uno dei testi che, insieme a The Duck Variations e American Buffalo, hanno reso famoso David Mamet, artista americano tra i più eclettici, nonché sceneggiatore di film cult come Il postino suona sempre due volte, Il verdetto e Gli intoccabili, e vincitore nel 1984 del premio Pulitzer con Glengarry Glen Ross.
Il testo, del 1974, riesce ad entrare nel vortice della sessualità analizzandone i suoi lati più bassi, quelli che ne hanno decretato il successo nell’odierna società. Ambientata in una contemporaneità ibrida, un luogo qualunque dell’occidente, la pièce porta in scena personaggi che parlano ossessivamente di sesso, lo fanno in maniera rozza e volgare, con lunghi turpiloqui in cui le avventure sessuali sono trofei, simbolo di potere; e non parlano quasi mai dei sentimenti. Sono lì sul palco a rappresentare un ideale di sessualità alterata.
Ed è la rivoluzione sessuale degli anni ’70, per Paolo Giorgi, ad essere vista come il processo che porterà all’ossessione del sesso tipica della nostra contemporaneità. «Nella pièce si parla di sesso – spiega Giorgi - come se ne parla adesso nei bar italiani, in questo momento, giù all’angolo. Basta andare in un locale pubblico, sedersi e prestare attenzione ai trentenni. E perché ne parlano così tanto? Perché vivono una reale incapacità di costruire dei rapporti sentimentali sani. Perché l’orizzonte delle loro relazioni non è la realtà, ma la costruzione mitologica, l’illusione, il sogno malato che nasce dall’insoddisfazione».


Perversioni sessuali a Chicago, Teatro Litta, corso Magenta 24, da martedì, ore 20.30, info 02-8645545, ingresso 17 euro

Commenti