La costruzione degli edifici a uso residenziale in Italia è per la quasi totalità eseguita con la tecnologia detta «a umido», cioè con mattoni e laterizi di varia foggia e luso del cemento. In altre regioni dEuropa e del mondo si sono sviluppate altre tecniche di costruzione dette «a secco», cioè di assemblaggio di pannelli stratificati di vari materiali su una intelaiatura leggera e resistente di acciaio o legno, o nelle soluzioni ibride in calcestruzzo armato. Proprio a Parma alcuni imprenditori del settore edile hanno costituito il Consorzio Esi (Edilizia sostenibile innovativa) per individuare le migliori soluzioni della tecnica a secco applicabile alledilizia residenziale in Italia.
La tecnica a secco ha molti vantaggi rispetto alla tradizionale tecnica a umido ma nel nostro Paese è ancora poco diffusa e vista con un po di diffidenza da alcuni per mancanza di una cultura specifica o per non sviluppata sensibilità ambientale. Proprio per promuovere la conoscenza di questa nuova tecnica ricca di vantaggi, il Consorzio Esi ha iniziato un programma di ricerche e studi di efficienza avvalendosi del Dipartimento di ingegneria civile, del territorio, dellambiente e architettura delluniversità di Parma. I Paesi del Nord Europa e gli Usa da diversi decenni impiegano questa tecnica costruttiva perché risponde meglio alle esigenze di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, rispetto alla tecnica classica.
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