Con la tecnologia WiMax la rete costa meno

Con la tecnologia WiMax la rete costa meno

Maddalena Camera

da Milano

Una rete WiMax per Internet. Questa è l’idea di MyQube una società di venture capital specializzata che investe in alta tecnologia. La nuova promessa delle comunicazioni wireless è rappresentata dunque dallo standard 802.16, anche noto con il nome commerciale di WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access) che dovrebbe ridurre sensibilmente i costi e aumentare la disponibilità delle tecnologie wireless a banda larga con estensione metropolitana (Wman). La sperimentazione in Italia partirà a luglio mentre in altri Paesi europei è già cominciata. Ma cos’è il WiMax? Si tratta di di una tecnologia wireless che consente di collegarsi alla rete fissa a banda larga. Le antenne Wimax hanno una portata di 50 chilometri, dunque ben superiore alle poche centinaia di metri di Wi-fi. Inoltre la tecnologia può operare su bande di frequenza che vanno dai 6 agli 11 GHz. C’è anche un WiMax forum composto da oltre 60 aziende.
Secondo le previsioni fra alcuni anni il neo-standard potrà porsi come alternativa alle linee xDsl (ossia a banda larga) e agli altri tipi di accesso a Internet su cavo, incluse le soluzioni di connettività - cablate o wireless - proposte per coprire l’ultimo miglio.
«WiMax è un sistema che permette di realizzare delle reti di telecomunicazioni con costi molti contenuti - spiega Antonio Gambardella partner di Myqube - noi stiamo lavorando per realizzare questa infrastuttura a Monaco, Berlino e Hannover. L’idea è quella di diventare un Wisp, ossia un wireless service provider». Per ora la tecnologia WiMax funziona molto bene per quanto riguarda il collegamento dati. «Per la voce invece - continua Gambardella - non è ancora matura e affidabidabile, come pure in mobilità». MyQube ha intenzione di lanciare la sperimentazione sulla rete WiMax che sta realizzando a Berlino nella prima metà del 2006.


«Non c’è dubbio - ha aggiunto Gambardella - che tutte le società di tlc stanno guardando con grande attenzione a questa tecnologia che permetterà di portare veramente ovunque, a costi contenuti, i collegamenti a banda larga».

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