Hanno piccole zampe come insetti, oppure eliche come sommergibili. Sono i microscopici chirurghi robot grandi quanto una monetina che si muovono nello stomaco o nell’intestino per diagnosticare e trattare i tumori, oppure nei vasi sanguigni per distruggere i blocchi che ostruiscono il flusso del sangue. Sembrano usciti dal romanzo fantascientifico “Viaggio allucinante“ di Asimov ma invece sono stati partoriti dalle menti dei ricercatori della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e presentati a Robotica 2012 in corso alla fiera di Rho.
Robot-medici, ma anche maggiordomi, baby sitter, androidi capaci di interagire con l’uomo e magari di muoversi a ritmo jazz. I robot non sono più giochi per bambini, ora sono alti come noi, hanno le stesse nostre sembianze e ci imitano nei movimenti. E in futuro sempre più vicino lavoreranno a fianco dell’uomo, proprio come un valido alter ego per svolgere tutti quei lavori che non vogliamo o non possiamo portare a termine. Sono, infatti, i robot umanoidi i protagonisti assoluti della quarta edizione di Robotica. Macchine con le nostre stesse sembianze, dotate di capacità sensoriali e in grado anche di imparare. A fare gli onori di casa c’è iCube tutto italiano, un “bambino di metallo“ che riesce a avere capacità cognitive pari a quelle di un bambino di 4 anni. A fargli compagnia, «Arriel» il maggiordomo del futuro già impiegato per fare dimostrazioni pubblicitarie, «Telenoid», l’umanoide che muove gambe, braccia, testa e labbra a ritmo di musica jazz.
Ma l’aiuto che i robot potranno dare all’uomo è visibile ad esempio nell’esoscheletro «Ekso», una struttura che una volta «indossata» permette il movimento a chi ha difficoltà motorie, oppure le macchine che possono essere comandate soltanto con la mente. Un futuro in rapida evoluzione. E infatti quest’anno gli espositori sono raddoppiati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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