Scienze e Tecnologia

Digitale terrestre, occhio alla truffa del decoder

Il nuovo digitale terrestre è in arrivo, ma attenzione al rischio truffa: alcuni decoder in vendita, spacciati come compatibili, non funzioneranno dopo lo switch-off.

Nuovo digitale terrestre, rischio truffa: certi decoder non funzionano

Per il passaggio al nuovo digitale terrestre basterà un decoder DVB T2. Niente di più semplice, si può pensare, ma attenzione alla possibile truffa. Nonostante alcune promesse "da marinaio" apparse in questi giorni online, alcuni dispositivi in vendita non consentono un pieno utilizzo della nuova tecnologia e si rivelano quindi una spesa inutile.

Alcuni decoder non funzionano come dovrebbero, ma si limitano a permettere la visione dei canali televisivi solo finché il passaggio al nuovo digitale terrestre non risulterà completo. Ciò dovrebbe avvenire più o meno alla metà del 2022, verso il mese di luglio. A quel punto, i device non compatibili smetteranno di assolvere al loro compito, forzando gli utenti a un nuovo e oneroso acquisto.

Niente a che spartire con i decoder che rispettano a pieno i requisiti richiesti dal digitale terrestre che verrà. In quel caso l'acquisto risulterà azzeccato e la possibilità di vedere i canali televisivi non verrà a mancare da un giorno all'altro.

Digitale terrestre e decoder a rischio truffa

I decoder non sono tutti uguali. Limitarsi al dire "uno vale l'altro" può rivelarsi in questo caso un primo passo verso una possibile truffa. La semplice dicitura DVB T2 non è di per sé sufficiente a sventare la minaccia, ma deve essere supportata da altri requisiti fondamentali.

La questione è emersa in questi giorni online, quando alcuni utenti si sono accorti di descrizioni fuorvianti per alcuni prodotti presenti sui più popolari portali di shopping online. Molti decoder vengono infatti proposti come pienamente compatibili con le tecnologie che verranno implementate nei mesi successivi allo switch off, riservando però brutte sorpese dopo l'acquisto. Recapitato il dispositivo a casa ed effettuata la scansione, gli utenti si sono accorti del mancato supporto alle codifiche richieste dal nuovo digitale terrestre.

In particolare, i decoder "truffaldini" risultano pienamente compatibili con la codifica H.264 dei flussi video, ma non con quella H.265 che verrà implementata nel 2022. È quindi necessario accertarsi che quest'ultima sia supportata, chiedendo informazioni al venditore, soprattutto se le confezioni non riportano in bella mostra loghi esplicativi e dettagli di compatibilità.

Resta poi da valutare anche la necessità o meno di passare a un nuovo decoder. Per testare il proprio dispositivo o la smart tv, è possibile andare sui canali 100 e 200 del digitale terrestre.

Se comparirà la scritta "Test HEVC Main10" allora non ci sarà da preoccuparsi: il vostro device è già compatibile e non dovrete che evitare di lasciarvi convincere da chi vuole soltanto vendervi qualcosa.

Commenti