Scienze e Tecnologia

Dalla Svezia arriva l'airbag per ciclisti

Protegge la testa e il collo ed è dotato di sensori che avvertono colui che lo indossa in caso di imminente caduta o scontro

Dalla Svezia arriva l'airbag per ciclisti

Un'idea che può sembrare esteticamente bizzarra ma che dal lato pratico è estremamente provvidenziale.

Dalla Svezia, dove la gente pedala dalla mattina alla sera, arriva Hövding, l'airbag per ciclisti. Si tratta di una protezione che si mette attorno al collo a mo' di sciarpa, una sorta di fascia d'aria compressa contenente al suo interno vari sensori che, in caso di caduta o scontro imminente, avvertono colui che la indossa e ne proteggono il collo e la testa attraverso l'apertura tempestiva dell'airbag: il gonfiaggio si completa entro un decimo di secondo.

Madrine del collare paraurti, due studentesse di industrial design presso l'Università di Lund, Anna Hupt e Terese Alstin: prendendo spunto dalla legge che impone il casco ai ciclisti inferiori ai 15 anni, Anna e Terese hanno avuto un occhio di riguardo anche per tutte quelle donne che non vogliono spettinarsi, per questo hanno disegnato un elmetto leggero che si appoggia delicatamente sul capo senza rovinare l'acconciatura, ma che al tempo stesso garantisce massima aderenza e sicurezza. Hövding, in vendita in Svezia (ma non ancora in Italia) a 299 euro, nasce con l'intento di ridurre gli incidenti di ciclisti sulle strade scandinave, dove ogni anno ne muoiono in media 40, ne restano feriti 30mila e uno su tre riporta traumi cranici.

Proprio perché non indossa il casco.

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