Torna l’uomo melanzana: in arrivo Rayman Legends

Rayman Legends arriva dopo il fortunato Rayman Origins. Dimenticatevi del tutto una trama. Ciò che conta, è superare stage e livelli a più non posso e senza un ordine preciso

Torna l’uomo melanzana: in arrivo Rayman Legends

Il passaggio di Rayman Legends sulle piattaforme next gen presentava più di un’incognita. Non tanto per la resa grafica (e ci mancherebbe solo quello), ma per la peculiarità dei comandi e di alcuni personaggi, come l’alato Murfy, che, a prima vista, mal si adattavano su console diverse dalla Wii U. Con un po’ di ingegno, Ubisoft ha ovviato al problema. Se prima Murfy lo si comandava utilizzando il touch screen del Gamepad Nintendo, ora potrete influire sul suo comportamento impartendogli ordini da eseguire in base alla situazione di gioco. Dettagli, come si può leggere. Si diceva della grafica che, sulla Xbox One, dove abbiamo provato il titolo, fa la differenza grazie alla potenza e memoria dell’hardware. Non siamo ovviamente al massimo recuperabile da una simile console, ma è certo che i dettagli sono sicuramente migliorati Ciò che conta, comunque, è che la natura del platform non è cambiata, facendo di questo titolo uno dei migliori platform game bidimensionali degli ultimi tempi. Rayman Legends arriva dopo il fortunato Rayman Origins e ha come protagonista indiscusso l’uomo melanzana. Qui, dimenticatevi del tutto una trama. Ciò che conta, è superare stage e livelli a più non posso e senza un ordine preciso. Importante è collezionare Lum e Teens che vi permetteranno di avere personaggi nuovi o livelli differenti. Ciò che ci ha colpito del gioco è la sua estrema variabilità. Ogni stage è veramente un mondo a sè anche come modalità di gameplay, rendendo il titolo ancor più interessante. Per non parlare degli scontri con i boss, autentico fiore all’occhiello di Legends. Come la possibilità di giocare i livelli con i vostri amici, il che non guasta per un titolo così debordante ed esplosivo. Insomma, per la vostra One, un platform di tutto rispetto che vi terrà impegnati per tante e tante ore.

I Pokemon non tramontano mai. Passano le generazioni, ma la serie continua ad attirare giocatori e spettatori. E non solo per quanto riguarda gli episodi normali della saga. Anzi, ci sono stati degli spin-off (non tutti, ad onor del vero) buttati sul mercato cavalcando l’onda, che sono risultati molto più divertenti di tanti prodotti similari. Ultimo nato è Pokemon Link: Battle! che a qualcuno farà venire in meno il predecessore Pokemon Link, datato 2006. Si trattava di un puzzle game molto semplice che seppe però ritagliarsi una buona considerazione tra gli utenti. Ora, il nuovo nato di casa Nintendo, da giocarsi sulla 3DS, fa leva sulla voglia di collezionismo dei giocatori di Pokemon. La meccanica di gioco, di base, è quella del match three. Dovrete, cioè, allineare tre o più figure che vedete sullo schermo per farle scomparire. Ciò è importante perché così facendo potrete attaccare le bestioline che vi hanno sfidato e sconfiggerle. Fondamentale sarà cercare di allineare Pokemon dell’elemento opposto in modo da infliggere un danno maggiore all’antagonista. Più sarete veloci e maggiore sarà la vostra possibilità di vittoria.

Un gioco che ha dei picchi sfalsati di difficoltà:contenuta in molti momenti e da ritmi compulsivi (a base di combo) in altri. Se avrete pazienza (ma ne serve tanta), ben 700 bestiole vi aspettano per essere catturate. Gioco ideale per gli spostamenti sui mezzi pubblici.

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