Telecom accelera sulla newco per la rete E il mercato approva

L’annuncio forse già a marzo L’ad Bernabè presenterà il nuovo piano strategico il 4 febbraio. Il titolo guadagna il 5% in una settimana

da Milano

Telecom Italia accelera sul dossier per lo scorporo della rete e festeggia in Borsa la promozione degli analisti. Nell’ultima settimana il titolo si è risvegliato da un sonno profondo durato quasi tre mesi con le quotazioni scivolate sui minimi, per mettere a segno un guadagno del 5% a 2,14 euro, il 3% solo ieri. E intanto il prossimo 4 febbraio l’amministratore delegato Franco Bernabè, che non ha perso tempo, a un mese dalla sua investitura presenterà al consiglio di amministrazione il nuovo piano strategico. Inoltre, dicono fonti finanziarie, le linee guida saranno anticipate in una riunione del comitato strategie mercoledì 23 gennaio. Al centro dell’attenzione degli investitori anche i numerosi dossier aperti sulla scrivania del neoamministratore delegato Franco Bernabé e del presidente Gabriele Galateri di Genola: dalla cessione di Alice France, all’incontro in Brasile con il presidente Lula e i vertici di Telefonica, e infine il progetto per lo scorporo della rete. Quest’ultimo punto, secondo fonti del settore riportate dall’agenzia Reuters, avrebbe ricevuto un accelerazione nell’ultimo mese. «Lo scorporo della rete da conferire a una newco è l’ipotesi che si sta delineando», ha dichiarato ieri una fonte. Dalla società confermano che il dialogo con l’Agcom, l’autorità per le tlc, e l’Antitrust è sempre aperto e i dossier sono sul tavolo. Quanto alla tempistica, alcune fonti confermano che entro marzo potrebbe esserci l’annuncio. L’occasione potrebbe essere l’«Investor day», l’incontro annuale con gli investitori mentre l’operazione potrebbe durare diversi mesi, sino alla fine dell’anno.
Nei dettagli il progetto è quello di costituire una nuova società che avrà la proprietà della rete e sarà partecipata con una quota di riferimento da Telecom Italia e da investitori finanziari come la Cassa depositi e prestiti e il Fondo F2i, il Fondo italiano per le infrastrutture di Vito Gamberale. L’ipotesi, già circolata nei giorni scorsi, contempla anche la quotazione in Borsa della newco e avrebbe già ottenuto gli elogi degli analisti.
Le valutazioni sulla rete di Telecom passano da 10 a 30 miliardi, a seconda del livello di separazione, se solo della rete fissa o anche mobile. «In uno scenario intermedio valutiamo la nuova rete scorporata circa 16-18 miliardi, compresi 7-8 di debito - spiega un analista - la priorità sarebbe investire i proventi per la crescita all’estero soprattutto in Germania e probabilmente Asia e ridurre il debito».
Un progetto che darebbe ampio respiro a Telecom Italia non costringendola ad affrontare da sola gli investimenti nella rete di nuova generazione. «Lo sviluppo infatti dell’IpTv (la televisione via Internet, ndr) richiede una maggiore capacità di connessione e forti investimenti», si legge in un report pubblicato da Dresdner. La banca d’affari tedesca è una dei tre istituti che questa settimana ha espresso un giudizio favorevole su Telecom Italia.

Una promozione per il gruppo arriva da parte degli olandesi di Ing che ieri hanno rivisto al rialzo il giudizio sul titolo portandolo a buy (acquistare) da hold (mantenere in portafoglio), con un prezzo obiettivo che sale da 2,3 a 2,45 euro. Qualche giorno prima era stata Goldman Sachs a inserire Telecom Italia nella Conviction buy list, l’elenco dei titoli da comprare senza incertezze.

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