Telecom ha accettato tutte le condizioni poste dallAuthority per lo scorporo della sua rete fissa. Questa mattina ci sarà la riunione definitiva sullargomento da parte dellAgcom e, nel pomeriggio, ci sarà una conferenza stampa congiunta tra il presidente Corrado Calabrò e lad di Telecom, Franco Bernabè. Alla fine, dunque, Bernabè con la politica dei piccoli passi ha portato a casa il risultato sperato.
Ossia lo scorporo della rete tramite la struttura di «Open Access» e anche la possibilità di avere laumento del canone e, anche se in maniera minore di quanto richiesto, dellunbundling, ossia di quanto pagato dai concorrenti per usare la rete Telecom. La struttura, già creata da Telecom, sarà probabilmente del tutto operativa fra tre o sei mesi. Tra i punti salienti cè la creazione di un organismo di controllo per verificare che le misure prese siano rispettate. Sarà composto da esperti nominati principalmente dallAgcom e, solo in parte, da Telecom. Nessuno invece per i concorrenti.
Quanto alla ventilata separazione societaria, secondo lAgcom è una decisione che solo Telecom stessa può prendere. In ogni caso la separazione strutturale resta un passo importante, guardato con attenzione anche dalle altre Authority nazionali, dato che in Europa solo Bt ha fatto una cosa simile creando Open Reach. LUe ha però precisato che prima della decisione finale il provvedimento va notificato a Bruxelles altrimenti lItalia rischia una procedura di infrazione. La presa di posizione di Bruxelles gratifica i concorrenti a cui non piace lintesa Telecom-Agcom, temendo che lex-monopolista possa godere di un regime regolatorio più leggero.
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