Politica

Telecom compra in Germania Oggi il verdetto di Piazza Affari

Angelo Allegri

da Milano

Da oggi la svolta è alla prova del mercato. Saranno le Borse a valutare il cambio al vertice di Telecom, con il brusco addio di Marco Tronchetti Provera e l’arrivo a sorpresa ai vertici del gruppo di Guido Rossi. Il verdetto potrebbe essere addolcito dalla notizia arrivata ieri che ha confermato le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi: l’ex monopolista italiano si è aggiudicato l’asta per le attività di Aol in Germania, acquisite per 675 milioni di euro. L’operazione consolida le strategie di espansione in Europa nel settore della banda larga, che ha come principali poli di espansione proprio la Germania (Telecom già controllava la società Hansenet) e la Francia, dove il gruppo opera con Liberty Surf. Grazie all’accordo raggiunto con i venditori di Time Warner, Telecom diventerà il secondo operatore a banda larga in Germania con 2 milioni di accessi e 3,2 milioni di clienti. Anche il prezzo sembra situarsi all’interno della forbice ipotizzata nelle settimane scorse, e appare dunque tale da non mettere di cattivo umore analisti e operatori.
Crescita internazionale a parte, il giudizio che si attende dalle Borse è però quello sulla direzione di marcia del gruppo nel suo complesso e sul nuovo vertice. Un primo positivo segnale era sembrato giungere già nella serata di venerdì dall’andamento dagli Adr (certificati rappresentativi di titoli di una società) della Telecom quotati a New York, gli unici titoli ancora trattati al momento della diffusione della notizia delle dimissioni di Tronchetti, poco dopo le otto di sera. Nei minuti immediatamente successivi avevano avuto uno sbandamento, arrivando a perdere più del 2%, poi si erano ripresi e avevano chiuso la serata con un rialzo dello 0,48 per cento.
Secondo la maggior parte degli analisti comunque l’arrivo di Rossi potrebbe contribuire a tranquillizzare i mercati dopo le turbolenze degli ultimi giorni. «Il nuovo presidente può essere visto come una figura di garanzia», spiega Mauro Vicini, responsabile dell’ufficio studi di Websim. «Ora si pensa che il gruppo possa navigare in acque più tranquille». C’è anche chi sottolinea la sostanziale continuità dell’avvicendamento: «Nonostante l’uscita di Tronchetti a breve le cose non dovrebbero cambiare molto. Buora rimane, i Benetton anche e Rossi conosce bene la società. In più ha un’ottima fama per quanto riguarda i rapporti con il mercato». Quanto alle ipotesi sul futuro del gruppo restano aperti tutti gli scenari che erano stati ipotizzati dopo l’annuncio della ristrutturazione voluta da Tronchetti Provera: dalla vendita totale o parziale di Tim a quella della cessione di parte della rete. Con l’arrivo di Rossi ha però anche fatto capolino la possibilità che il «superavvocato» abbia le funzioni di traghettatore verso un’altra proprietà con un progressivo sganciamento di Tronchetti. Sono venuti infine a cadere i timori di alcuni analisti legati a una riorganizzazione della catena societaria di Marco Tronchetti Provera. Il dubbio era che eventuali concambi avrebbero privilegiato la parte alta (Pirelli e Camfin) della catena rispetto alla stessa Telecom.

L’arrivo del nuovo presidente ha fugato ogni paura e un riequilibrio tra i titoli interessati è possibile.

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