Telecom, dall’Authority messaggi di pace

Telecom, dall’Authority messaggi di pace

da Milano

Telecom non uscirà indebolita dopo la separazione della rete fissa. Sarà invece il mercato a essere più forte e concorrenziale e di questo potranno beneficiare gli operatori alternativi, i consumatori e la stessa Telecom. Lo dice il presidente dell’Autorità per le tlc, Corrado Calabrò, pochi giorni dopo l’avvio dell’analisi dei mercati dell’accesso che potrebbe portare alla separazione della rete. Insomma: nei confronti dell’ex-monopolista non ci sono intenti punitivi.
Anzi l’Authority conta proprio sulla collaborazione fattiva della società per trovare in tempi rapidi una soluzione soddisfacente. Calabrò dichiara dunque piena fiducia nei nuovi vertici del gruppo telefonico Franco Bernabè e Gabriele Galateri. «Penso - ha spiegato - che Telecom prenderà degli impegni per lo scorporo della rete in quanto ho riscontrato nei nuovi vertici una attenta comprensione dei problemi. Noi non vogliamo una Telecom più debole, vogliamo un mercato più forte, vogliamo che il nostro Paese tenga il passo con l’Europa nella diffusione della larga banda ad alta velocità». E naturalmente sul piatto della bilancia pesa anche il fatto che Telecom ha circa 80mila dipendenti e che già da alcuni anni gli analisti hanno individuato tra le criticità del gruppo telefonico l’abbondanza di personale. Telecom, insomma, se dovesse essere troppo penalizzata da un punto di vista regolamentare potrebbe anche decidere di mandare a casa qualche migliaio di persone come del resto già fatto da tutte le principali società del settore in Europa e negli Usa. Tornando all’Italia secondo i dati dell’AgCom Telecom è ancora «dominante in tutti i mercati delle tlc fisse, detenendo il 90% circa dell’accesso e il 65% della larga banda».


Quello che serve secondo l’Authority è un «salto concorrenziale», che si può realizzare proprio con la separazione funzionale «che garantisce un accesso alla rete locale a parità di condizioni e al contempo un passaggio verso un assetto più maturo in cui, a regime, sarà il mercato e non più la mano visibile dell’Autorità a fare i prezzi finali praticati ai consumatori». E Telecom potrà ottenere alla fine quello che chiede da tempo e cioè stabilire autonomamente i prezzi da praticare alla clientela. Senza dover sottostare alle regole imposte dall’Autorità.

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