«Telecom, nessuna preclusione a stranieri»
27 Marzo 2007 - 03:03Passaggio solo formale di quote tra le holding dei Benetton Confalonieri: «Basta prediche sul conflitto di interessi»
da Milano
«Olimpia e le banche? È un problema che riguarda esclusivamente Telecom Italia e non il governo». Romano Prodi affronta largomento tlc durante lincontro con la Fiesp, lassociazione degli imprenditori dello Stato di San Paolo. La sua visita in Brasile e Cile è appena cominciata e il presidente del Consiglio insiste sulla vocazione allapertura del mercato mostrata dallItalia anche nel comparto della telefonia «dove - ricorda - la presenza straniera è fortissima: tra le prime sei imprese telefoniche italiane, cinque sono a capitale non italiano e mi sembra che unapertura più di cosi non possa essere dimostrata». No comment dal leader dellopposizione: «Non è una vicenda che mi riguarda», ha detto Silvio Berlusconi. Sul fronte societario il numero uno di Permira Associati, Paolo Colonna, ha annunciato che Telecom «potrebbe essere unopportunità di investimento interessante» per la società di private equity. «Telecom è una grande azienda italiana e Permira è il maggior fondo europeo», ha detto, senza però entrare nel dettaglio. Certo, «il private equity ha talmente tanti soldi che ha sempre un ruolo attivo», ha ricordato Colonna, citando lintervento di Permira, insieme ad altri quattro fondi, nella società di tlc danese Tdc, che ha comportato un investimento di 14 miliardi circa.
Sempre ieri, Sintonia, la nuova holding della famiglia Benetton che raggruppa le partecipazioni nelle utility e infrastrutture, è diventata operativa e ha sostituito Edizione Holding in Olimpia. La comunicazione è stata ufficializzata alla Sec, lautorità di vigilanza americana sulla Borsa e le società quotate.Di fatto dunque niente cambia per ora nellazionariato di Telecom. Per quanto riguarda invece il riassetto di Olimpia la partita resta aperta, con i Benetton alla finestra in attesa di una decisione di Pirelli e del concretizzarsi di una proposta per l80% messo sul piatto da Marco Tronchetti Provera. E anche Mediaset potrebbe essere interessata alla partita: «Basta prediche: se le banche entrano in un certo settore è etico, se lo fa qualcun altro è conflitto dinteressi. Uno che ha in pancia il Corriere della Sera avrà più o meno lo stesso conflitto dinteressi di uno che è dentro una tv», afferma da parte sua il presidente, Fedele Confalonieri.
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