Telecom Ue, l’aumento per l’unbundling è congruo

L’aumento dell’unbundling (l’utilizzo e il conseguente canone mensile che gli operatori alternativi pagano a Telecom Italia per l’accesso alla sua rete) proposto dall’Autorità per le tlc (Agcom) in Italia, è in linea con la metodologia di costo raccomandata dalla Commissione europea e con le pratiche delle altre Autorità europee. È quanto ha rilevato la commissaria Ue alle Tlc e all’Agenda Digitale, Neelie Kroes, rispondendo all’interrogazione dell’eurodeputato Matteo Salvini (Lega Nord). Per Bruxelles l’aumento previsto da Agcom «seguirebbe la prassi di altre autorità di regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni nell’Ue e sarebbe in linea con la vigente base di costo per la contabilità dei costi sostenuta dalla Commissione», si legge nella risposta della Kroes.

La Commissione europea rileva, inoltre, che i prezzi dell’unbundling «non sono determinati unicamente dalla metodologia, ma anche da parametri tecnici legati alla topologia della rete di un dato Paese». La decisione pone fine alle polemiche tra i concorrenti e Telecom.

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