Telecom vince una gara da 600 milioni Ma gli analisti prevedono utili in calo

Il test della trimestrale. Il gruppo cerca il rilancio nei cellulari. Ma frenano anche i conti della telefonia fissa

Telecom vince una gara da 600 milioni 
Ma gli analisti prevedono utili in calo

Telecom riparte dalla pubblica amministrazione. La società telefonica ieri si è aggiudicata la fornitura di 375mila linee fisse (fonia e dati) ossia il 75% del totale dell’asta Consip che in precedenza era di Fastweb. Al gestore a banda larga resta comunque il 25% delle forniture della gara che ha una base d’asta pari a 1,280 milioni di euro.
Per Telecom questa gara, che è ovviamente al ribasso, potrebbe avere un valore complessivo stimato intorno ai 600 milioni. La società guidata da Franco Bernabè a febbraio si era aggiudicata anche l’altra gara indetta da Consip, quella per la fornitura dei servizi di telefonia mobile. La partita Consip è però solo un piccolo passo in avanti per risolvere i problemi di calo del fatturato domestico dell’ex-monopolista. Secondo un report di Morgan Stanley infatti i risultati del primo trimestre 2011, che verranno resi noti il 5 maggio prossimo, mostreranno ancora un calo dei ricavi nella telefonia mobile ma anche in quella fissa. Stando alle previsioni infatti il fatturato del fisso dovrebbe aggirarsi a fine marzo intorno ai 3,3 miliardi di euro, in frenata rispetto ai 3,4 dello stesso periodo dell’anno precedente. Ancora più netta la battuta d’arresto della telefonia mobile che le previsioni danno a 1,7 miliardi di euro contro gli 1,9 miliardi del primo trimestre 2010. Salgono invece le revenue della controllata Tim Brasil e viene consolidato a livello di bilancio il fatturato dell’Argentina che dovrebbe essere pari a 718 milioni di euro. In questo modo il totale del fatturato del gruppo nei primi tre mesi dovrebbe essere pari a 7 miliardi.
Togliendo il dato dell’Argentina però si cala a 6,3 miliardi, inferiore dunque ai 6,4 dell’anno precedente. In calo anche l’utile visto a 507 milioni contro i 599 del primo trimestre 2010. La forte concorrenza tra i gestori di telecomunicazione mobile con Wind all’attacco di Tim e Vodafone nei segmenti di clientela alta e Vodafone all’attacco di Tim nel segmento imprese sta dunque producendo danni sempre più marcati. E per Marco Patuano, che è stato nominato amministratore delegato per il mercato domestico le sfide non mancheranno. Patuano infatti si ritrova con un compito duplice: rivitalizzare la telefonia mobile e anche quella fissa. Per il mobile Tim ha da una settimana, un nuovo responsabile, Luca Rossetto che ha rilanciato il marchio Upim e ora dovrà rendere più appetibili gli abbonamenti dati per gli smartphone senza mortificare le tariffe. Anche nella telefonia fissa la concorrenza è agguerrita con offerte per la banda larga sotto i 20 euro al mese, prezzo che l’ex monopolista non ritiene remunerativo.

Certo qualche vantaggio sui conti lo porterà l’aumento del canone previsto a luglio e anche il ribilanciamento di tutte le tariffe fisse, a cui verrà tolta l’ora di telefonate gratuite mensili per urbane e interurbane, mossa questa che potrebbe fruttare un centinaio di milioni di euro di fatturato in più al mese.

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