La telefonata Salvini-Di Maio: "Ora far partire il Parlamento"

Nuovo contatto tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio in vista dell'elezione di presidenti di Camera e Senato prevista per venerdì prossimo. Qualche giorno fa i due leader avevano avuto un contatto in cui Di Maio aveva "chiesto" di fatto per il Movimentolo scranno più alto di Montecitorio. Poi sono scattate trattative intense che potrebbero ulteriormente cambiare gli scenari in Aula. Ma al centro di questa nuova telefontata tra il leader del Movimento e quello della Lega c'è l'obiettivo di "far partire al più presto" il lavoro del Parlamento rendendolo operativo: "Ho parlato oggi pomeriggio, per pochi minuti, con Luigi di Maio - ha fatto sapere in una nota Matteo Salvini - Con lui ci siamo confrontati sulla questione delle presidenze delle camere in vista del voto di venerdì prossimo. Non abbiamo parlato di nomi né di ruoli. Per quanto mi riguarda sarò contento, come centrodestra, di sentire lui e gli altri esponenti politici nei prossimi giorni con l'unico obiettivo di giungere quanto prima a rendere operativo il parlamento con la designazione delle rispettive presidenze".

Salvini, come riporta Repubblica, ha anche mandato un messaggio al Pd (qui il video) in cui chiede collaborazione ai dem per far ripartire il Paese: "Ascolto tutti. Spero che il Pd ci aiuti a far ripartire il Paese. Farò di tutto per dare agli italiani un governo stabile. Gli italiani ci hanno chiesto di governare. Questo faremo. Altre soluzioni non ne vedo". E subito dopo la nota di Salvini è intervenuto Di Maio sul Blog delle Stelle: "Come vi avevo anticipato ieri, nella giornata di oggi ho sentito telefonicamente i principali esponenti di tutti i futuri gruppi parlamentari per un confronto utile all’individuazione dei Presidenti delle Camere che dovranno essere votati a partire da venerdì prossimo.

È il primo passo necessario per far partire questa legislatura e voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza soprattutto nei confronti dei cittadini che attendono un Parlamento capace di dare risposte ai problemi reali del Paese. Ho sentito successivamente anche Matteo Salvini. Con lui, pur non affrontando la questione nomi e ruoli, abbiamo convenuto sulla necessità di far partire il Parlamento quanto prima".