ParigiLa ministra francese della Giustizia Rachida Dati, 43 anni, sta per avere la soddisfazione del suo primo figlio (questione di poche settimane), ma sta anche attraversando un difficile momento politico. L'ex pupilla del presidente Nicolas Sarkozy è stata sconfessata ieri dal primo ministro François Fillon, che ha disapprovato la sua idea di abbassare l'età della possibile carcerazione dei minorenni da 13 a 12 anni. Il periodo nero della Dati è cominciato in ottobre con la sua furibonda polemica con i giudici a proposito sempre del regime carcerario. La ministra è favorevole all'effettiva applicazione delle pene, ma deve fare i conti col superaffollamento delle prigioni e col tasso record (record per un grande Paese europeo) dei suicidi dietro le sbarre. Il suicidio di un minorenne ha provocato un'enorme emozione. La Dati ha mandato gli ispettori a interrogare nottetempo la magistrata che aveva disposto il provvedimento di privazione della libertà. Quest'ultima ha gridato allo scandalo, affermando che s'era limitata ad applicare le disposizioni governative. Centinaia di giudici hanno firmato un documento di protesta contro la Dati. Alla fine Sarkozy ha ricevuto direttamente all'Eliseo un gruppo di magistrati, circostanza che è stata interpretata come un atto di sfiducia nei confronti della ministra.
Poi sono arrivate le polemiche sul comportamento del quotidiano Le Figaro, che ha «cancellato» da una foto della Dati, pubblicata con grande rilievo, il lussuoso anello che lei porta al dito.
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