Stile

Il tempo della DolceVita è ricco di nuovi colori

La Maison di Saint-Imier sceglie Roma per presentare un volto inedito dell'iconica collezione femminile

Fabrizio Rinversi

Il 30 ottobre scorso, Villa Aurelia a Roma, costruita dal cardinale Girolamo Farnese intorno al 1650, «sopra uno dei torrioni vecchi della città in modo tale che sembrasse più tosto loggia che habitatione» (originariamente, Villa Farnese, fu gravemente danneggiata dai francesi nel 1849 e ricostruita nel 1856, cambiando il nome in Villa Aurelia nel 1908 per volontà del proprietario di allora, il maggiore inglese Heylard), è stata trasformata da Longines in un set della Dolce Vita con romantiche inclusioni da «Vacanze Romane»: in tal senso, la vista sulla capitale è semplicemente straordinaria, uno dei tanti aspetti relativamente ai quali Roma non ha eguali nel mondo. Protagonista principale dell'evento, giunta su di una decappottabile d'epoca in abito da gran sera, l'attrice indiana Aishwarya Rai Bachchan, dal 1999 ambassador del brand, accolta dal Presidente e dal Vice Presidente Marketing della Maison, rispettivamente Walter von Känel e Matthieu Baumgartner.

L'occasione è stata il lancio internazionale di una svolta strategica relativa all'affermata collezione DolceVita, presentata da Longines nel 1997 e ispirata da un modello di successo dei primi anni '20. In quel periodo, di rapida e inesorabile affermazione dell'orologio da polso, la Maison di Saint-Imier, visse un grande fervore creativo, in particolare connesso al segnatempo femminile. Si trattava, infatti, dei primi movimenti di manifattura sviluppati per esemplari da polso: ci riferiamo ai calibri 7.43, 7.44, 7.45, 7.46 e 8.47 prima del 1920 e, poi, nel 1922, avvenne lo sviluppo di piccoli meccanismi anche in forma inusuale, come il 5.16 e il 9.47. Sotto il profilo estetico, la cassa era rettangolare, spigolosa e il quadrante presentava i piccoli secondi al 6. La succitata svolta suggerisce al pubblico un approccio inedito distribuito su due formati in acciaio per lei, ossia 20,8 x 32 mm e 23,3 x 37 mm, ancora più bombati e ammorbiditi sui brancards laterali e sulle anse ricavate dal pieno, integrato da due nuovi quadranti bianchi con indici allungati o alternati a numeri arabi ai quarti - e da un'accattivante variante blu ad effetto notte stellata (ad aggiungersi alle soluzioni argenté flinqué «rayon de soleil» o nera), definito da movimenti al quarzo ETA espressivi dei piccoli secondi al 6 e, soprattutto, oggetto, per la prima volta, di un sistema di cinturini facilmente intercambiabili disponibili in otto nuove tonalità nelle dimensioni S e M: giallo vivo, arancio, color talpa, corallo, marrone, verde pino, turchese e verde limetta. Non manca, il bracciale per favorire al massimo l'incontro con ogni possibile esigenza. Sempre in tema di «première» per la collezione DolceVita, ha fatto il suo esordio la variante XL per polsi maschili, da 28,2 x 47 mm, con movimento automatico, calibro L592 da 8'''3/4 (28.800 alternanze/ora, 22 rubini e 40 ore di riserva di carica), dotato di quadrante argenté flinqué, con secondi centrali e datario al 6.

Insomma, colori, calore e glamour, la nuova immagine dell'orologio DolceVita di Longines seduce e richiama, con leggerezza e positività.

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