La tendenza Girardengo e Pio XII, gli spettatori tornano nel Ventennio

E’ un genere che fa sempre presa. E che da sempre divide un popolo che si divide su tutto. Le storie, gli aneddoti, i temi controversi e le battaglie del Ventennio fascista non finiscono di offrire spunti alla televisione. Stasera e domani grazie alla fiction riemerge dall’oblio la bella e triste vicenda delle sorelle del Trio Lescano che, dopo un periodo d’oro, furono messe da parte dal regime quando si scoprì che la madre era di origine ebrea. È appena finito su Canale 5 Il peccato e la vergogna con Manuela Arcuri e Gabriel Garko nei panni di uno spietato criminale prestato alla milizia fascista che ha ottenuto ascolti da capogiro. E nelle prossime settimane arriveranno altre serie che ci riporteranno a quel periodo buio della nostra storia riletto attraverso personaggi famosi dell’epoca, tutte in onda su Raiuno.
Lunedì e martedì prossimi andrà in onda Il bandito e il campione, storia (anche qui controversa: la sceneggiatura non è piaciuta alla nipote) dell’amicizia tra il grande ciclista Costante Girardengo e Sante Pollastri, due ragazzini della provincia più misera degli anni Venti: il primo diventerà un campione, il secondo un fuorilegge. Una storia a metà strada tra verità e leggenda che ha ispirato anche una celebre ballata di Francesco De Gregori. La parte del bandito è interpretata da Beppe Fiorello, quella del campione da Simone Gandolfo.
A novembre è prevista invece una delle mini serie più attese, dedicata a una delle figure più complesse della storia della Chiesa: Pio XII, ancora oggi accusato di non aver fatto abbastanza per salvare dalla deportazione gli ebrei del ghetto di Roma. Su questo tremendo sfondo, la fiction intitolata Sotto il cielo di Roma racconta la storia d’amore tra due ragazzi del ghetto, Miriam e Davide, che riescono a fuggire rifugiandosi in uno dei conventi che aprirono le porte agli ebrei in fuga.

Una fiction che non mancherà di dividere gli spettatori e già fatta vedere al papa in carica, Benedetto XVI che ha commentato: «Film come questi possono essere utili e stimolanti, possono aiutare a conoscere un periodo che non è affatto lontano ma che gli eventi incalzanti della storia recente, così frammentati, possono far obliare».

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