Fiera Milano

Tendenze moda: la scarpa è "naturale" con la concia vegetale

A the Micam collezioni di calzature realizzate con pellame ecologico privo di sostanze tossiche. Ecco alcune delle novità presentate in Fiera Milano,

Tendenze moda: la scarpa è "naturale" con la concia vegetale

Le calzature realizzate con conce naturali senza l’impiego di sostanze chimiche, sono la novità tecnologica di the Micam, la manifestazione internazionale della calzatura che chiude oggo in Fiera Milano. Scarpe prive di sostanze tossiche, come coloranti azoici, nichel e cromo, nocive non solo per l’uomo, ma anche per l’ambiente: un elemento che farà breccia nel cuore dei consumatori particolarmente attenti e sensibili alla tematiche ambientali.
Innovazione non da poco che coinvolge da un lato la scelta del pellame da parte delle azine, dall’altro la capacità da parte delle concerie di realizzare prodotti ecologici. Ma la “cifra” in grado di dare una lettura di quella edizione è quella dei trend delle collezioni presentate dai brand. Eccone alcun nuove proposte made in Italy.

Una perfetta combinazione di artigianalità, know-how e sperimentazione contraddistingue le calzature di Silvano Sassetti, azienda marchigiana all’avanguardia che a Monte San Pietrangeli (Fermo) produce scarpe 100% made in Italy utilizzando materiali non dannosi per la salute. È il tannino, presente in numerosi tipi di alberi e piante, infatti il fondamento della concia al vegetale, per la quale è utilizzata prevalentemente la pelle dei bovini recuperata dalla filiera alimentare: e ancora, colla di lattice per l’assemblaggio, filo e spago di lino sui quali si passa la cera d’api, e sughero nel tramezzo.
Estratti di piante e fiori, tritati e filtrati, vengono invece impiegati per la colorazione della concia al vegetale: dalla curcuma per ottenere il giallo alle bacche rosse per il bordeaux, dalla cocciniglia per il rosso alla clorofilla per il verde. Da qui nasce un prodotto completamente naturale, che rispetta l’ambiente, frutto di anni di ricerca e sperimentazione: una calzatura all’avanguardia, quella di Sassetti, che però non perde di vista le caratteristiche di qualità e artigianalità che contraddistinguono da sempre il prodotto manifatturiero italiano.

Morbidezza, elasticità e leggerezza caratterizzano invece le scarpe prodotte dal calzaturificio Gardenia di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa: ballerine e décolleté con decorazioni fatte a mano di stampe floreali, su toni che vanno dal rosa cipria al rosso, sono impreziosite con nastri di seta blu che annodano con fiocchi alla caviglia, legandosi finemente all’abito. Ricercatezza e artigianalità sono anche alla base del mocassino, oggi decisamente più confortevole grazie al brevetto innovativo che dispone e fissa – tra la parte di fondo della tomaia e la fodera – un inserto soffice che rende la calzatura più morbida e isolata, sia termicamente che dall’umidità, con ulteriore beneficio per il piede.

Dalle pelle naturale, poi, può nascere una scarpa dipinta a mano: è questa l’idea di Paolo Prosperi, fondatore del brand Classe Toscana, che con un pennello intinto di vernice all’anilina rende la pelle purissima piena di colore e lucentezza. “Verniciare una scarpa è un lavoro di precisione – spiega Prosperi – per le nostre creazioni utilizziamo un taglio di pelle purissima (il cosiddetto “crust”) di vitello o bufalino. Pelle animale al naturale su cui mettiamo uno strato di vernice all’anilina e qualche segreto per creare un prodotto unico e speciale”.

L’innovazione è anche un elemento alla base della produzione delle calzature per bambini di Naturino: l’azienda di Civitanova Marche (Macerata), infatti, ha ideato il “sistema effetto sabbia”, un appoggio morbido che ricrea la situazione naturale della camminata sulla sabbia del mare e che, modellandosi sotto il peso del corpo, favorisce la formazione della volta plantare del bambino.

Il fondo resistente e flessibile e le tomaie morbide, infine, fanno sì che la scarpa si adatti alla forma del piede del bambino, accompagnandone la crescita e agevolandone il corretto sviluppo.

Commenti