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Coppa Davis 2023: quando gioca l'Italia e chi partecipa

Gli Azzurri sfideranno l'Olanda nelle Final Eight di Malaga dal 21 al 26 novembre. Il prestigioso torneo per nazioni sarà trasmesso in diretta su Sky e NOW

Coppa Davis 2023: quando gioca l'Italia e chi partecipa
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La Coppa Davis 2023 entra nel vivo. Il più importante torneo per nazioni, giunto alla Final Eight, si svolgerà al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga, dal 21 al 26 novembre.

L'Italia, guidata dal capitano Filippo Volandri, dopo il 2° posto nel Gruppo A di Bologna dietro al Canada, affronterà l'Olanda, che ha vinto il Gruppo D eliminando le favorite Usa e Croazia. Possibile incrocio in semifinale con la Serbia di Djokovic, chiamata a superare prima la Gran Bretagna di Murray. Negli altri due quarti si affrontano Repubblica Ceca-Australia e Canada-Finlandia. La Coppa Davis sarà in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW.

Una competizione, arrivata al quarto anno del nuovo format, che probabilmente ha perso l'imprevedibilità e il fascino di un tempo, quando era spalmata durante tutto l'anno, con le immancabili trasferte sui campi infuocati del Sud America. Dopo la semifinale dell'anno scorso, ora gli Azzurri hanno tutte le carte in regola per giocarsi le proprie chance di vittoria, sempre che riescano a tener fuori polemiche e malumori dell'ultimo periodo.

Italia vs Olanda

Il capitano Volandri deve fare i conti con diverse incognite. La prima riguarda Jannik Sinner, che dopo l'ultimo forfait, dovrà far capire quanta voglia ha di giocare per la maglia azzurra. Difficile possa scendere in campo Matteo Berrettini, che sta recuperando dal brutto infortunio degli Us Open. Allo stesso modo improbabile possa essere reintegrato Fabio Fognini dopo la bufera successiva alla sua esclusione. Allo stato dei fatti, Volandri ha l'imbarazzo della scelta in singolare con Sinner, Musetti, Sonego e Arnaldi a disposizione mentre il doppio (senza Fognini) sarebbe da reinventare accoppiando Simone Bolelli con uno dei singolaristi. Proprio per questo vincere i due singolari sembra la strada obbligata per passare il turno.

Per l'Olanda, il capitano Paul Haarhuis può contare su due Top 100 in singolare, Tallon Griekspoor (n.24) e Botic Van de Zandschulp (n.68). Il doppio è il punto di forza della squadra olandese con due top player della specialità. Parliamo dell'ex numero uno Wesley Koolhof (vincitore quest'anno a Wimbledon) e il sempreverde Jean-Julien Rojer (vincitore in carriera di Roland Garros, Wimbledon e Us Open). Il miglior piazzamento dell'Olanda è la semifinale del 2001, quando perse contro la Francia. L'anno scorso gli orange andarono ko nei quarti con uno 0-2 contro l'Australia. Sono sette i precedenti con l'Italia, tutti vinti dagli Azzurri.

Il tabellone dei quarti di finale

  • Canada v Finlandia

Il Canada parte nettamente favorita contro la Finlandia. Nei campioni in carica, si sono messi in luce Gabriel Diallo (n.161) e Alexis Galarneau (n.202) che non hanno fatto rimpiangere i pezzi da novanta Auger-Aliassime e Shapovalov. Tra i punti di forza anche il doppista Pospisil, senza dimenticare un certo Milos Raonic. Si poggia totalmente su Emil Rusuuvuori (n.57) invece la Finlandia, che può contare anche sull'altro singolarista Otto Virtanen (n.126). In doppio invece spazio a Heliovaara-Kaukovalta.

  • Australia-Repubblica Ceca

Pronostico a favore anche per l'Australia contro la Repubblica Ceca. Gli Aussie, finalisti lo scorso anno, hanno squadra ben assortita. A guidare la squadra c'è Alex de Minaur (n.12) poi Jordan Thompson (n.56) e Thanasi Kokkinakis (n.73). In doppio pronta la coppia Ebden-Purcell. Punta tutto sui giovani invece la Repubblica Ceca dopo gli addii di Berdych e Stepanek. La stella è Jiri Lehecka (n.30), l'altro singolarista è Tomas Machach (n.119). Entrambi possono affiancare il doppista Adam Pavlasek.

  • Serbia-Gran Bretagna

Grande equilibrio invece nell'ultimo quarto di finale tra Serbia e Gran Bretagna, sfida da guardare con attenzione perché la vincente potrebbe affrontare l'Italia. La presenza di Novak Djokovic sposterebbe giocoforza gli equilibri a favore dei serbi, che possono contare su una buona batteria di singolaristi come Laslo Djere (n.37), Miomir Kecmanovic (n.47), Dusan Lajovic (n.52) e oltre al doppista Nikola Cacic. Ha tante alternative la Gran Bretagna che oltre all'eterno Andy Murray ha a disposizione anche il Top 20 Cameron Norrie. In alternativa ci sono Daniel Evans (n.27) e il giovane talento Jack Draper (n.105). Il doppista è lo specialista Neal Skupski.

La storia dell'Italia in Coppa Davis

L'Italia raggiunse per la prima volta la finale di Coppa Davis nel 1960. Gli azzurri giocarono sull'erba di Sydney contro l'Australia, dal 26 al 28 dicembre. Vinsero 4-1 gli "Aussie" con un solo punto conquistato in singolare da Nicola Pietrangeli. L'anno dopo ci fu la stessa finale. Stavolta la sfida si giocè a Melbourne, ma il risultato fu ancora più pesante: 5-0 per la squadra di Rod Laver e Roy Emerson.

Il 1976 è il grande anno dell'Italia in Davis, quello dello storico (e unico) trionfo azzurro. L'Italia giocò a Santiago contro il Cile, in finale dopo il boicottaggio dell'Urss che rifiutò di giocare la semifinale in segno di protesta contro il regime di Pinochet. Dopo un dibattito sulla partecipazione alla finale, l'Italia volò in Cile e vinse 4-1 con Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Zugarelli, capitanati da Pietrangeli.

Quella squadra giocò quattro finali in cinque anni, tutte in trasferta. Dopo la vittoria del 1976, gli Azzurri furono sconfitti nel 1977 dall'Australia, nel 1979 dagli Stati Uniti di John McEnroe e nel 1980 sulla terra di Praga contro le Cecoslovacchia di un giovanissimo Ivan Lendl. Tra le partite storiche dell'Italia in Coppa Davis c'è quella contro la Svezia nel 1990. È il primo turno e si gioca a Cagliari, su terra rossa. Sul punteggio di 2-2, l'ultimo singolare tra Paolo Canè e Mats Wilander (numero 1 al mondo) è quello decisivo. Tutti danno "Paolino" per spacciato, ma il bolognese invece compie l'impresa dopo 5 set, con tanto di invasione di campo finale del pubblico.

L'ultima finale è datata dicembre 1998. Al Forum di Assago gli Azzurri persero 4-1 contro la Svezia, in una sfida segnata dal match d'apertura tra Andrea Gaudenzi e Magnus Norman. L'azzurro lottò per cinque ore prima di alzare bandiera bianca al quinto set per problemi alla spalla. E arriviamo infine ai giorni nostri, con il nuovo format introdotto quattro anni fa. Il risultato migliore è la semifinale persa lo scorso anno contro il Canada. Gli Azzurri vanno sull'1-0 grazie alla vittoria di Sonego su Shapovalov (7-6 6-7 6-4). Auger-Aliassime supera Musetti (6-3 6-4) e pareggia i conti.

Decisivo il successo di Auger-Aliassime e Pospisil su Berrettini-Fognini (7-6 7-5), canadesi che poi conquistano la storica "insalatiera" contro l'Australia.

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