Dallo stress all’umidità: le cause che hanno portato al ritiro di Sinner

Sono molteplici le cause che hanno costretto Jannik Sinner ad alzare bandiera bianca nella gara contro Griekspoor: ecco quali e quando tornerà in campo

Dallo stress all’umidità: le cause che hanno portato al ritiro di Sinner
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Poteva essere un'altra cavalcata trionfale ma, spesso e volentieri, il fisico chiede il "conto" dei numerosi sforzi anche se si è giovani e allenati come Jannik Sinner che al Masters 1000 di Shanghai è stato costretto al ritiro quando battagliava al terzo set contro l'olandese Griekspoor. Il campione altoatesino ha sicuramente accusato la fatica degli ultimi mesi non solo per i tornei, uno dietro l'altro, ma anche per tentare di ridurre il gap in classifica con Alcaraz e provare a superarlo per tornare numero uno al mondo.

Le cause dietro al ritiro

Non sono di certo scuse ma dati di fatto oggettivi: a influire sulla condizione fisica di Sinner ci ha pensato il clima di Shanghai. Il caldo e l'umidità alle stelle dentro un palazzetto, quindi in indoor, hanno giocato un brutto scherzo all'altoatesino che ha accusato il colpo. Ricordiamo che nel primo turno si era sentito male il 23enne francese Terence Atmane costretto al ritiro per un malore dovuto proprio al caldo. "Sono arrivato a un punto in cui non riuscivo quasi più a respirare e mi faceva molto male la testa. Avevo la sensazione di non avere aria. Ho chiamato subito il fisioterapista, ma non riuscivo a dire una parola. Ero nel panico, tremavo", ha dichiarato il giovane francese.

La "rincorsa" ad Alcaraz

Se è vero che i tennisti hanno a bordo campo tutto il necessario per affrontare lunghe sfide, più si suda e più è facile disidratarsi: anche per questo motivo Jannik è apparso provato. I crampi, dunque, possono avere molteplici motivazioni che non risiedono unicamente nella gara in sé e a quante energie si sono spese in quel singolo evento. E poi, il nostro campione non si ferma un momento da tanto tempo spostandosi a Shanghai subito dopo aver trionfato all'Atp 500 di Pechino. Il suo collega Carlos, che spesso viene considerato "più forte" fisicamente di Jannik, ha preferito non competere a Shanghai proprio per recuperare al meglio le energie. Sebbene si tratti di ragazzoni di 22-23 anni hanno la naturale necessità, ogni tanto, di rifiatare.

Quando Sinner tornerà in campo

Dunque, è stato un ritito che ha numerose cause, non per ultima la vittoria contro l'olandese sfumata nel secondo set quando Sinner si trovava in un'ottima posizione di vantaggio sul 4-3 e 0-40. Bastava ottenere quel break che, forse, la storia sarebbe andata diversamente.

Il logorìo, logicamente, è anche mentale perché anche se non lo ammette è naturale volersi migliorare e spingersi anche al di là dei propri limiti quando c'è un avversario come Alcaraz che sta vivendo probabilmente il suo anno migliore e di maggiore continuità.

Adesso, finalmente, un po' di meritato riposo prima della partecipazione al ricchissimo torneo esibizione del Six King Slam in programma dal 15 al 18 ottobre con i sei migliori tennisti del mondo.

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