Dopo la partita, proteine: meglio il pesce della carne. E, naturalmente, carboidrati e tanta acqua. Vale per tutti gli sportivi, a maggior ragione per i tennisti che in questi giorni sono di scena all’Inalpi di Torino in occasione delle Atp Finals di tennis: sforzi ravvicinati, tanto dispendio di energie e l’obbligo di tornare in forza quanto prima.
«La banana durante il match? Serve per spezzare il gusto degli integratori e allentare la tensione », spiega Fabrizio Angelini, nutrizionista della Juventus al Jmedical e del motociclista Francesco Bagnaia, ma anche membro dell’équipe Enervit che collabora con lo staff di Sinner.
«I ragazzi nello stomaco accumulano molto stress: per gestire le energie, serve altro». Ecco allora che entrano in scena i famosi integratori alimentari, che per l’altoatesino (ma non solo) sono a base di estratti di amarena e antiossidanti: tutto viene personalizzato e tarato a seconda del soggetto e delle sue esigenze, con una dieta mirata e calibrata a seconda degli obiettivi e dello sforzo che si ritiene di dovere compiere anche nei giorni a venire.
Nulla, ovviamente, viene lasciato al caso e tutto viene monitorato, tenendo anche conto di spostamenti, fusi orari da cambiare e condizioni climatiche che – pur non essendo il caso di Torino – possono mutare da un momento all’altro o settimana dopo settimana: «Spesso ci si dimentica della vita che fanno questi ragazzi — ancora Angelini, che in carriera si è anche occupato in prima persona dell’alimentazione di Totti e Del Piero —. Hanno orari folli, sono sempre in viaggio in aereo, passano da un continente all’altro e sono poi chiamati a performare per vincere il torneo: a fine partita, complice anche lo stress, il loro stomaco è sottosopra».
Sinner – perfezionista in tutto e per tutto da sempre – è ovviamente molto ligio alle istruzioni che gli vengono date pur se ogni tanto si concede una pizza o un hamburger: «Nei momenti di relax ci sta tutto, alla
fine sono pur sempre ragazzi che devono godersi anche qualche momento di libertà. Noi li aiutiamo a tenere dritta la barra, senza impartire diete troppo severe che possono ottenere l’effetto contrario a quello desiderato».