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È un Fognini da sogno. Fa tremare Alcaraz e conquista Wimbledon

Cede in 5 set al n° 2 Atp e campione in carica Carlitos ai suoi: "Ha 50 anni ma che livello..."

È un Fognini da sogno. Fa tremare Alcaraz e conquista Wimbledon
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No, uno spettacolo del genere non ce lo aspettavamo. Si pensava che il match d'apertura nel Tempio del tennis sarebbe stato solo un'occasione per Fabio Fognini di rendere onore alla superiorità di Carlos Alcaraz, campione in carica sui prati dell'All England Club e salutare per sempre Londra. Uomini e donne di poca fede, perché in realtà Fabio è andato a un passo dall'impresa, ovvero piegare il n.2 del mondo. Una partita straordinaria, durata 4 ore e 27 minuti e vinta da Carlitos con lo score di 7-5 6-7 (5) 7-5 2-6 6-1. Ha voluto lasciare il segno Fognini e la sua versione è stata del 28enne che è stato, piuttosto del 38enne attuale. Magie a profusione sul campo, facendo impazzire l’avversario tra colpi di potenza e slice di rovescio, provocando diverse steccate del murciano. Nel corso del match si è fatto fatica a credere a quanto stesse accadendo, al punto che Carlitos, in uno sfogo, si è rivolto così al suo angolo nel sesto game del quarto set: «Ha 50 anni e guarda che livello mantiene! ».

Del resto, Fabio l’aveva detto alla vigilia: «Ho voglia di divertirmi». L’ha fatto alla grande, trascinando al quinto set un giocatore che si immaginava una sfida diversa. Tuttavia, alla fine della fiera, la legge del quinto set del n.2 ATP si è abbattuta inesorabilmente, anche con un pizzico di fortuna nel secondo gioco, con un nastro beffardo che ha dato il via alla “esondazione spagnola”. Per lui si tratta del 14° successo in 15 confronti che hanno avuto un epilogo nella frazione decisiva. Un ultimo set in cui, sul 3-0, c’è stata una lunga interruzione per un malore di uno spettatore e Fabio, con la sua solita ironia, si è rivolto a sua moglie, Flavia Pennetta, presente sugli spalti, chiedendole col sorriso: «Dopo il match, per la cena, cosa mangiamo?». Risate tra i due, anche per smorzare la tensione.

A fine incontro, un’autentica standing ovation ha salutato l’uscita di scena del ligure all’ultimo Wimbledon della carriera, «ma dopo una partita così ora rifletterò un paio di giorni, magari è il momento di lasciare il tennis...» ha detto. E Carlitos gli ha reso omaggio: «A essere onesti non capisco perché sia il suo ultimo Wimbledon. Può giocare ancora 3-4 anni. Devo dargli tutto il credito, ha giocato un grande match. È un grande giocatore, ha un talento pazzesco e lo ha dimostrato in tutta la carriera. Ma in questo match servizio e risposta non hanno funzionato tanto». Avrà preso nota Jannik Sinner di quanto fatto dal suo più esperto connazionale ieri, per trarre spunto su come interpretare l’erba e magari affrontare Alcaraz, in un’ipotetica rivincita del Roland Garros. Bisognerà però pensare prima al derby quest’oggi contro Luca Nardi, alle 14 sul campo 1, primo impegno sui prati britannici. Una preparazione attenta per Jannik, che ieri si è allenato col serbo Miomir Kecmanovic e si è prestato anche agli esercizi mentali del dottor Ceccarelli di Formula Medicine.

Già, una preparazione come quella di un pilota di F1, pronto a iniziare il suo GP. Dopo il tanto chiacchierato licenziamento di Marco Panichi e Ulises Badio, è il momento di far parlare racchetta e pallina.

PAOLINI AVANTI Jasmine Paolini ok: battuta la Sevastova 2-6, 6-3, 6-2.

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