
Potevamo immaginare la qualunque ma che a Wimbledon le fragole con panna dovessero subire un attacco green mai e poi mai. Eppure le cose stanno così, avanti con la panna vegetale che non fa male e non è prodotta con la chimica, basta con il salmone affumicato, proviene da sofferenze inaudite lungo corsi d'acqua non del tutto chiari e trasparenti, meglio la
trota britannica. Volete saperne un'altra ancora? Basta con l'avocado, percorre oltre 5mila miglia, viaggia a bordo di aerei che inquinano, viene da foreste pluviali ormai desolate ed abbandonate, non è più il tempo del toast con avocado, i menù offrono la nuova tendenza cult, crema di piselli, non molliccia please, nei vari punti di ristoro dell'All England Club.
La frutta rimanente viene trasformata in marmellata, utilizzata nelle cucine e nei ristoranti. Il cibo invenduto viene donato all'organizzazione benefica
City Harvest, che lo consegna gratuitamente ai bisognosi.
A Wimbledon è in atto la svolta epocale, via il gas da 30 cucine su 43, si va di piastre a induzione e le docce nei bagni dei campi di allenamento di Aorangi Park sono scaldate da pannelli solari. Dio salvi il Re ma con avocado e salmone deve arrendersi.