
“Giorno dopo giorno mi sento meglio”. Detto dopo un 6-0. 6-2 contro Auger-Aliassime sembra quasi che Jannik Sinner prenda in giro il mondo, ma in realtà è il segreto del suo successo: mai guardare troppo avanti. I suoi tornei sono insomma una sinfonia in crescendo, e Cincinnati non fa eccezione, anzi: tutto è costruito in vista degli UsOpen.
“Ho fatto tante cose belle” ha detto anche Jannik, compiaciuto di aver alzato il livello come si era chiesto dopo il match contro Mannarino del turno precedente. I punti chiave sono stati un servizio migliorato e una risposta molto più incisiva, contro un giocatore come il canadese che non ha troppe armi se non quella di cercare di tirare più forte possibile. Ma contro Sinner questo non funziona più, ed ecco il perché di una vittoria così netta, tra l’altro contro un avversario che non aveva mai battuto. Ora, dunque, c’è l’agognato giorno di riposo (“sono quelli più importanti” dice sempre il numero uno al mondo), e poi domani il compleanno con semifinale contro la grande sorpresa del torneo, il francese Atmane che ha liquidato in due set Rune. Mancino, 23 anni, lunedì entrerà nei primo 100 del mondo, ed a Cincinnati ha battuto anche Cobolli e Fritz. Si è appassionato da piccolo al tennis attraverso i videogame, è un collezionista di carte dei Pokemon e, soprattutto, è grande esperto dei trucchi di magia. Che ora, a quanto sembra, gli vengono bene anche con la racchetta.
Intanto Sinner è tornato (controvoglia) a parlare del ritorno del preparatore Umberto Ferrara nel suo team. Rispondendo al giornalista americano Ben Rothenberg in sala stampa, ha spiegato così la sua decisione: “Un anno fa era una situazione diversa. Ora è tutto differente. Ho sentito che, in questo momento, avevo bisogno di qualcuno che conoscesse meglio il mio corpo. Avevamo lavorato insieme in ogni ambito del mio corpo per circa due anni e mi ha portato molti benefici: sulla mobilità, sulla stabilità, e anche la resistenza è migliorata. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro.
Anche con Marco Panichi mi sono trovato bene, ma forse non era la scelta più adatta. Ho sempre avuto buone sensazioni con Umberto”. Poi, sul perché la notizia abbia fatto scalpore, ha chiuso il discorso con “su questo non saprei dire” che dice niente per dire tutto. Ovvero, appunto: guardiamo avanti.