Tensione Usa-Israele, Axelrod: "Un insulto i nuovi insediamenti"

Il più stretto consigliere del presidente Obama: "Così si rende ancora più difficile il processo di pace". Il premier israeliano Netanyahu ammette:  "Incidente spiacevole che non avrebbe dovuto accadere". Gibbs: "Scuse buon inizio ma non bastano". Un predicatore di Hams: l'Islam conquisterà Roma

Tensione Usa-Israele, 
Axelrod: "Un insulto 
i nuovi insediamenti"

Il via libera a nuovi insediamenti ebraici mentre il vicepresidente Usa Joe Biden era in Israele rappresenta "un affronto" e "un insulto", oltre a "rendere ancora più difficile un processo (di pace) particolarmente difficile". Lo ha detto David Axelrod, il più stretto consigliere del presidente Usa Barack Obama. In una intervista al talk show This Week della Abc, si è detto convinto che l'annuncio "sia stato calcolato per indebolire" i negoziati indiretti iniziati sotto l'egida dell'emissario americano George Mitchell. Ma, ha ricordato il consigliere di Obama, "Israele è un alleato forte e particolare, con il quale abbiamo stretti legami. E proprio per questa ragione non è stato un comportamento corretto".

Axelrod ha ricordato che Biden ed il segretario di Stato Hillary Clinton hanno reagito immediatamente, aggiungendo: "Credo che gli israeliani abbiano capito senza nessun dubbio che siamo irritati, e che ora vogliamo andare avanti". Il consigliere della Casa Bianca ha concluso affermando che la questione è "centrale per la regione" e mette gli interessi americani a rischio: "E' essenziale per la nostra sicurezza andare avanti e risolvere questa questione molto difficile".

Netanyahu ammette: incidente spiacevole "Un incidente spiacevole avvenuto in buona fede, che non avrebbe dovuto accadere e che si é rivelato offensivo": così il premier Benyamin Netanyahu ha descritto l'annuncio della estensione di un rione ebraico a Gerusalemme est che giorni fa ha turbato la visita del vicepresidente Biden. In una breve dichiarazione all'inizio della seduta del Consiglio dei ministri Netanyahu ha rilevato che il suo governo sta mettendo a punto nuove procedure per evitare che incidenti del genere possano ripetersi in futuro. In ogni caso, ha puntualizzato, "Israele e Stati Uniti hanno interessi comuni" e lo Stato ebraico "continuerà ad agire sulla base dei propri interessi essenziali". Netanyahu ha anche accusato la stampa israeliana di aver riferito dell'episodio con toni eccessivi di preoccupazione. "Non è il caso di lasciarsi trascinare, noi sappiamo affrontare la questione con freddezza" ha assicurato il primo ministro israeliano.

Gibbs: "Scuse buon inizio ma non bastano" Le scuse del premier israeliano Benjamin Netanyahu agli Stati Uniti dopo l'annuncio di nuovi insediamenti mentre il vicepresidente Usa Jose Biden era in visita in Israele, rappresentano "un buon inizio" ma non bastano. Secondo il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs, che ne ha parlato a FoxNews, "un inizio ancora migliore sarebbe sedersi intorno al tavolo con idee costruttive per un dialogo costruttivo basato sulla fiducia su come far progredire il processo di pace".

Secondo Gibbs "senza alcun dubbio eventi come quelli della scorsa settimana indeboliscono la fiducia necessaria che occorre ad ambedue le parti per incontrarsi e avviare un dialogo onesto sulla pace in Medio Oriente. Quindi senza dubbio alcuno non si é trattato di un momento felice per il governo israeliano".

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