Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto con Camera Obscura, la galleria «La Camera Verde» torna ad ospitare i lavori del fotografo Zeno Tentella, raccolti questa volta in un titolo che prende a prestito unespressione della cultura inglese. Erewhon, infatti, è lanagramma di «nowhere» che significa: «in nessun luogo». Lidea dellanagramma è dello scrittore vittoriano Samuel Butler che ne fece il titolo per un romanzo di aspra critica sociale impreziosito da un caustico umorismo.
Tentella sfrutta la sua sensibilità e il suo occhio fotografico per fermare il risultato di alcune investigazioni sul potere delle luce nei confronti di un luogo simbolo: la casa avita, persa tra le colline marchigiane. Un luogo che ha perso il richiamo biografico per assurgere a luogo simbolo. Quasi un «non-luogo», paradigma di una metafisica che tenta di raccogliere il senso del rapporto luce-ombra.
Luci e ombre che mutano a seconda del momento i luoghi, un tempo abitati, e ora simulacro di un paesaggio «umano» lontano nel tempo. In un «erewhon», appunto, suggestivo e sfuggente.
Nelle immagini di Tentella esposte alla «Camera Verde» la fa da padrone il tempo. Un tempo lontano che si sedimenta sulle cose, modificandone laspetto. Ed è la luce, prima ancora dellocchio del fotografo, a raccontarne la storia e il pathos.
«Erewhon», fino al 18 marzo presso la galleria «La Camera Verde», via G. Miani 20. Info: 06.57289454.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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