Cronache

Teramo, 4 bambini salvati dalla piccola Elena I genitori donano cuore, reni, fegato e polmoni

Il cuore ha salvato un bambino in attesa dell’organo nel centro trapianti di Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, verranno trapiantati su due piccoli pazienti del Bambin Gesù. Il padre è indagato per omicidio colposo: l'aveva dimenticata sull'auto per 5 ore. La madre difende il compagno: "Non ha nessuna colpa, amava nostra figlia"

Teramo, 4 bambini salvati dalla piccola Elena 
I genitori donano cuore, reni, fegato e polmoni

Teramo - Il cuore della piccola Elena ha salvato un bambino in attesa dell’organo nel centro trapianti di Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, verranno trapiantati su due piccoli pazienti dell’ospedale Bambin Gesù. Così, dalla morte della bimba di 22 mesi lasciata per cinque ore un auto dal padre, a Teramo, e dichiarata morta ieri notte alle 23 nel presidio pediatrico-infantile Salesi di Ancona, hanno tratto nuova vita altri quattro bambini. Lo hanno voluto i genitori di Elena, Chiara Sciarrini, incinta di un’altra bimba, e il marito Lucio Petrizzi, il papà disperato, difeso strenuamente dalla moglie, che ai giornalisti ha detto: "Quello che è capitato a lui può capitare a ognuno di noi, perché non ci si ferma mai". Intanto è omicidio colposo l’ipotesi di reato per il padre della piccola Elena, dimenticata in auto e morta ieri. Il pm Auriemma ha spiegato che si tratta di un reato meno grave di quello di abbandono di minore aggravato dalla morte, di competenza della Corte d’Assise e che prevede da 3 a 8 anni di reclusione. Intanto è stata disposta l’autopsia.

Ringraziamenti da Torino "Grazie ai genitori di Elena. Vi siamo vicini perché per noi, oggi, rinasce una nuova speranza": a parlare è il papà del bambino di nove mesi che oggi, all’ospedale Molinette di Torino, ha ricevuto il fegato della bimba morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre. "Ringraziamo i genitori di Elena - ha detto il papà di Tommaso, così si chiama il bambino ligure che ha ricevuto il fegato - per il gesto, grande e prezioso che hanno deciso di compiere. Come persone e come genitori siamo vicini a loro in questa tragedia enorme che li ha colpiti. Per noi - ha detto il papà di Tommaso - oggi nasce una nuova speranza, perché anche l’intervento è stato lungo e difficile, la speranza è l’ultima a morire". I genitori di Tommaso - si è saputo da fonti delle Molinette - si sono accorti che loro figlio era affetto da atresia delle vie biliari pochi giorni dopo la nascita e si sono rivolti alle Molinette di Torino.

"Ringrazio i medici che hanno seguito e stanno seguendo mio figlio - ha concluso il papà di Tommaso - per la grandissima professionalità che hanno dimostrato, per l’altissima capacità professionale e per l’umanità che stanno donando a noi e a Tommaso".

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