Terremoto, c’è il «fondo» ma mancano i soldi

Terremoto, c’è il «fondo» ma mancano i soldi

(...) «Siamo sempre stati contrari agli sprechi - spiega Rosso - Ma in questo caso spero che nessuno voglia considerare uno spreco questa cifra. Dove troviamo questi soldi? Semplicemente facendo in modo che il finanziamento regionale per la cooperazione e la solidarietà internazionale per l’anno 2009 venga dirottato a favore di iniziative di solidarietà con la popolazione abruzzese. L’anno scorso quel fondo prevedeva oltre 750mila euro». Una proposta già messa nero su bianco su un ordine del giorno che sarà presentato nella prossima seduta di consiglio ma che potrebbe essere già accolta prima d’iniziativa dalla giunta di Claudio Burlando. «Non è il momento di fare polemiche politiche ed è giusto accogliere l’invito all’unità - concorda Plinio - Per questo non siamo a chiedere di eliminare gli aiuti alla panetteria comunitaria di Kinshasa, o all’allevamento di animali minori per donne in Ecuador, o ancora alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili nel Burkina Faso. Semplicemente, in un ordine delle priorità, crediamo che gli stessi liguri preferiscano prima aiutare i nostri connazionali, poi, se e quando saranno individuate altre risorse, pensare alla cooperazione internazionale».
E in Liguria il dramma che ha colpito l’Abruzzo viene sentito molto profondamente. Soprattutto da chi ha parenti e amici in quelle terre. È il caso, ad esempio di Bruno Ciambrone, che ha chiesto al Giornale di farsi tramite per consentirgli di ringraziare i liguri per la straordinaria risposta che stanno dando. Lui che ha in Abruzzo ancora molti e forti legami, è fiero dell’umanità della sua terra d’adozione, così come della grande dignità mostrata dalle popolazioni colpite, che non si sono abbandonate solo ai lamenti ma hanno reagito immediatamente con tanta voglia di ripartire.
Sempre dalla Liguria, dalla Spezia in particolare, intanto partirà domani una colonna di 40 uomini e 8 mezzi, guidata da Francesco Pazienza, ex consulente del Sismi, condannato per calunnia nell’ambito del processo sulla strage alla stazione di Bologna, che dal 2007 si trova in libertà vigilata a Lerici, nelle Cinque Terre, dove presta la sua opera come volontario del 118.

L’Enpa di Genova poi fa sapere che la loro associazione è l’unica autorizzata dalla Protezione civile a intervenire in Abruzzo per prestare soccorso agli animali. Qualsiasi informazione è disponibile sul sito enpagenova.org

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