Cronaca locale

Terrorismo, il 23 esercitazione a Cadorna

Roberto Bonizzi

Stazione Cadorna. Ore 12. Venerdì 23 settembre. La riunione decisiva, ieri sera in corso Monforte, ha definito i dettagli dell’esercitazione antiterrorismo di Milano. La prima in Italia, voluta in città proprio dal ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu in un vertice con le prefetture svolto al Viminale prima delle ferie d’agosto. Attenzione massima intorno ad «Ago e filo». La simulazione coinvolgerà sia la stazione dei treni, capolinea delle Ferrovie Nord, sia quella della metropolitana, con l’intersezione tra la linea 1 e 2, rossa e verde. Un punto sensibile quello scelto dal Prefetto, dalle forze dell’ordine e dai responsabili del ministero che vogliono testare seriamente la propria capacità di reazione in caso di attacco terroristico.
Confermato l’uso di attori e comparse per l’esercitazione iniziale. «Per il primo test - assicura l’assessore alla Sicurezza Guido Manca - saranno impiegati soltanto dei figuranti, come anticipato dal ministro. Solo in un secondo momento le esercitazioni antiterrorismo coinvolgeranno anche i milanesi».
Test probante anche perché il 23 settembre il ritmo di vita della città sarà quello abituale. Metropolitane affollate, strade piene di traffico e uffici che marciano a pieno regime. E la scelta di Cadorna rivela l’intenzione di lanciare un segnale chiaro: «Milano non sottovaluta i pericolo e si prepara a qualunque eventualità».
A Cadorna i figuranti arriveranno a bordo di treni speciali, sia in stazione sia nella metropolitana. Allo scoccare del primo secondo dopo mezzogiorno, il segnale convenuto dell’inizio delle operazioni, la zona sarà circondata da vigili urbani, polizia e protezione civile. Che si muoveranno dopo aver avvertito sindaco e assessore alla Sicurezza. Immediatamente saranno attivati l’obitorio e il reparto di medicina legale. Quindi saranno trasferiti nelle scuole circostanti (da definire nel corso dei prossimi incontri) i residenti della zona, poco meno di 300 persone.
Il coordinamento generale sarà gestito dalla sala operativa della prefettura. Da lì arriverà l’ok alla prima squadra che dovrà entrare in azione: quella dei poliziotti, che insieme al magistrato di turno, avranno il compito di bloccare i terroristi, contare feriti e morti. Subito dopo faranno il loro ingresso nella stazione i nuclei speciali dei vigili del fuoco (che avranno la loro base operativa alla Fabbrica del vapore in via Procaccini): Nbcr (batteriologiche, chimiche, radiottive) e Spaf (speleologiche, alpine, fluviali). Quindi toccherà ai soccorsi, con i volontari della Croce rossa e del 118. Scontato anche il coinvolgimento di Asl e ospedali, con il piano regionale già delineato.
Gli elicotteri di pronto intervento useranno come base d’appoggio il Castello Sforzesco, che diventerà pista d’atterraggio. Luogo scelto per gli ampi spazi a disposizione, anche contando sulla vicina disponibilità del Parco Sempione. Su tutta la città scatterà il divieto assoluto di sorvolo. E anche la circolazione stradale subirà modifiche. Dalla sala operativa della prefettura verranno avvisate le postazioni radiomobili dei taxi per evitare che le 5mila auto pubbliche transitino nella zona. Le prossime tre settimane saranno sfruttate in pieno perché la macchina organizzativa deve essere oliata alla perfezione. «La simulazione servirà - come ha spiegato nei giorni scorsi il vicesindaco De Corato - per ottimizzare le sinergie tra le diverse forze in campo».
E non è tramontata nemmeno l’ipotesi, circolata nelle scorse settimane, di effettuare una pre-simulazione nei prossimi giorni. «Su questo non abbiamo ancora comunicazioni ufficiali dalla prefettura, ma - assicura Manca - certamente tra il 5 e il 15 settembre un test preventivo sarà in programma». In questo caso però i milanesi non si accorgeranno davvero di nulla. «Sarà una prova informale - dice il responsabile alla Sicurezza di Palazzo Marino -. Riguarderà gli organismi di pronto intervento e le forze dell’ordine. Una sorta di ricognizione non operativa. La vera e propria messa a punto della macchina organizzativa». Per presentarsi pronti, e sull’attenti, il 23 settembre.

Milano, scelta come «prima della classe» in Italia, non vuole certo sfigurare.

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